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Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2014 alle ore 10:43.
L'ultima modifica è del 20 gennaio 2014 alle ore 11:53.

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Il sottosegretario alla giustizia Giuseppe Berretta chiede agli avvocati riuniti a Napoli per la Conferenza nazionale dell' Oua (Organismo unitario dell' Avvocatura) di non rinunciare al confronto e di accettare l' invito del ministro Cancellieri a un incontro il 28 gennaio. «Continuate pure la protesta, che è legittima, in tutte le forme - ha detto Beretta, intervenuto ad una tavola rotonda - ma non rinunciate a nessun incontro. Il dibattito con il governo è complicato - ha aggiunto - ma necessario». Dopo la dura contestazione di ieri al sottosegretario Cosimo Ferri, i toni alla Conferenza Oua («La Giustizia umiliata: quale democrazia senza diritti») sono stati più distesi. Ma la lettura del documento di risposta al Guardasigilli, accusata di «atteggiamenti incompatibili con la sua funzione ministeriale», è stato applaudito ed accompagnato dal coro «dimissioni». E le dimissioni minacciate anche dal presidente dell' Oua Nicola Marino, alle quali potrebbero aggiungersi quelle dei presidenti degli organismi territoriali dell' Avvocatura, l' astensione dalle udienze dal 18 al 20 febbraio e la manifestazione davanti al Parlamento indetta per la stessa data, sembrano ancora poco all'ala più radicale della protesta, rappresentata dai giovani avvocati, che ieri hanno disertato in gran parte la Conferenza. Anche per l' Anf (Associazione nazionale forense) la protesta è ancora insufficiente. «L' astensione di 3 giorni - afferma il segretario dell' Anf Ester Perifano - rischia di essere uno stanco rituale - la risposta al malessere che viene dalle rappresentanze nazionali dell' avvocatura non soddisfa».

LA CRONACA DI IERI

Oggi è ripresa l'VIII conferenza dell'Oua (Organismo unitario avvocatura italiana) con una prima notizia: il presidente dell'Oua, Nicola Marino, ha annunciato in mattinata che grazie all'intercessione del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, ieri contestato duramente, martedì prossimo verrà ricevuto dal ministro Cancellieri alle 12. Ma dopo le parole del ministro da Mosca (vedi più avanti) ha detto che non si recherà all'incontro.

La nota del ministro: Mosca più importante di Napoli
Il Guardasigilli ribadisce la propria disponibilità al dialogo con l' avvocatura ma critica la «gazzarra indegna di un Paese civile» accaduta a Napoli, dove ha disertato il convegno nazionale della categoria in corso in questi giorni ritenendo più importante la sua presenza ufficiale a Mosca per il consiglio del partenariato permanente Ue-Russia su libertà, sicurezza e giustizia.
«Personalmente - ha spiegato alla stampa italiana a Mosca - non ho nulla contro di loro, abbiamo un colloquio continuo anche sulle richieste che ci sono state fatte, siamo sempre stati pronti all'ascolto, ma mi dispiace che ci sia stata quella gazzarra a Napoli, che comunque non è mai degna di un Paese civile. Io sono sempre pronta a sentire chiunque, il mio ufficio è sempre a disposizione, ma credo che la maleducazione non si possa consentire a nessuno». «Io - ha proseguito - non sono andata a Napoli perchè ero qui, e loro pensano che Napoli sia più importante di Mosca: probabilmente dal punto di vista loro sì, ma dal punto di vista del Paese credo che la presenza del ministro della Giustizia oggi qui sia molto significativa, anche tenendo conto che sono l'unico rappresentante del governo. Con tutto il rispetto per Napoli, credo che la mia presenza qui abbia un significato importante», ha concluso.

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