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Questo articolo è stato pubblicato il 17 maggio 2010 alle ore 10:12.
L'ultima modifica è del 24 maggio 2010 alle ore 17:43.
V ero ciclismo eroico d'altri tempi. Tappa bellissima quella di ieri da Carrara a Montalcino. Erano anni che, in una giornata di pioggia, fango e strade sterrate, non si vedeva una simile battaglia. Ha vinto Cadel Evans. L'australiano è stato straordinario: ha respinto gli attacchi di uno scatenato Alexandre Vinokourov e ha trovato la forza di staccare tutti sullo strappo finale di Montalcino. La maglia iridata sta esaltando Evans, gli ha dato carica e motivazione che forse prima non era consapevole di avere: solo così si spiegano le vittorie alla Freccia Vallona e quella di ieri nella tappa toscana sulle orme di Gino Bartali.
La maglia rosa è passata sulle spalle di Vinokourov ma il primato in classifica è arrivato anche per la caduta che ha coinvolto mezza Liquigas, compresi Vincenzo Nibali e Ivan Basso. In una lunga corsa a tappe alla fine gli episodi si bilanciano. Intanto ieri sono stati emessi i primi verdetti. Lontano dai primi Carlos Sastre, si è difeso bene Garzelli mentri Nibali e Basso sono stati costretti a giocare in difesa. Non ho visto un Ivan brillantissimo ma bisognerà aspettare le prossime montagne per valutare il suo stato di forma. Gli effetti della tappa si sentiranno nelle gambe dei corridori oggi, sulla salita che porta al Terminillo. Restano le emozioni sulle strade della Toscana che fanno tornare alla memoria i tempi di Coppi e Bartali, quando il ciclismo era lo sport più popolare in Italia.