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Questo articolo è stato pubblicato il 10 maggio 2010 alle ore 09:43.
L'ultima modifica è del 24 maggio 2010 alle ore 16:38.
Tutti pazzi per il Giro d'Italia. E' proprio vero che per apprezzare il made in Italy bisogna andare all'estero. In Olanda, per esempio, dove fino a stasera, si corre la prima parte della corsa rosa, sono tutti andati fuori di testa per la carovana del Giro. Vero che l'Olanda sta alla bicicletta come la pizza sta alla mozzarella, però la marea umana che accompagna il gruppo è davvero coinvolgente e fa riflettere su quanto, in Europa, sia vincente l'abbinamento tra ambiente e due ruote. Unico neo di questa trasferta, è la tendenza al tutti giù per terra che ha caratterizzato la tappa di Utrecht. Cadi tu che a me vien da ridere.
Ad ogni curva, un capitombolo, ad ogni spartitraffico, una catasta di uomini e bici. Tra vento, eccesso di entusiasmo e trabocchetti stradali, il Giro ha fatto crash. Poco male, vince allo sprint l'americano Tyler Farrar che, come l'ex maglia rosa Bradley Wiggins, vola pure lui a gambe all'aria. La maglia da leader passa così, forse suo malgrado, all'australiano Cadel Evans, già dato per favorito alla vittoria finale. Resta una considerazione: nel ciclismo, una volta, si parlava francese, ora tiene banco l'inglese. What do you think?