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Questo articolo è stato pubblicato il 28 maggio 2010 alle ore 08:32.
Anche ieri tutti in difesa aspettando i due tapponi alpini (previsti sotto l'acqua) prima della cronometro conclusiva a Verona. E così la classica tappa di trasferimento da Levico Terme a Brescia è stata vinta in volata dal tedesco André Greipel, il più forte velocista rimasto ancora in gara.
Oggi e domani saranno i giorni della verità e decideranno la classifica finale. Le insidie sono aumentate dalle condizioni meteo intonate al brutto tempo al punto che l'organizzazione del Giro sta già pensando a un percorso alternativo nel caso di neve sul Gavia.
Della due giorni alpina credo che quella decisiva sarà soprattutto quella di oggi, perché il Mortirolo (12 chilometri con pendenze medie del 10,3%) non perdona, lascia il segno nelle gambe dei corridori e nella classifica. Mi sembra difficile che lo spagnolo David Arroyo stasera indossi ancora la maglia rosa; la graduatoria che uscirà al termine della tappa dell'Aprica sarà, con ogni probabilità, quella più vicina all'esito finale.
Le incertezze sono aumentate, dalla situazione – oserei dire sconcertante – in casa Liquigas (la squadra di Ivan Basso e Vincenzo Nibali) che ha confermato il rinnovo dei contratti di sponsorizzazione per altri due anni. Ieri il giovane siciliano ha confessato che se avrà l'occasione non si tirerà indietro e attaccherà in discesa. Ma chi è il capitano, Basso o Nibali? Sembra che alla Liquigas non abbiano ancora idee chiare sulla leadership. Oppure è solo pretattica?
Tutte le tappe hanno visto una straordinaria partecipazione di appassionati lungo le strade. Sarebbe davvero un peccato se oggi e domani per il maltempo non si ripeterà lo spettacolo di pubblico dello Zoncolan.