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Questo articolo è stato pubblicato il 16 aprile 2011 alle ore 08:13.

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Irlanda bocciata da Moody's e promossa dall'FmiIrlanda bocciata da Moody's e promossa dall'Fmi

L'Irlanda ha ricevuto quasi contemporaneamente ieri mattina l'approvazione dell'Europa e del Fondo monetario sui primi passi del suo programma economico e il doppio declassamento del rating da parte dell'agenzia Moody's. Le vicende irlandesi, insieme al continuo tentativo delle autorità internazionali di mettere a tacere ogni voce di possibili ristrutturazioni del debito greco, hanno mantenuto la crisi del debito sovrano nell'area euro fra i principali temi di discussione alle riunione di primavera dell'Fmi.

Il direttore del dipartimento europeo del Fondo monetario, Antonio Borges, ha detto ieri che «la buona notizia per l'Europa è che la crisi è stata contenuta a tre soli Paesi, Grecia, Irlanda e Portogallo, relativamente piccoli, mentre la Spagna, grazie alle azioni intraprese nell'ultimo anno, è oggi in un altro mondo e questo i mercati lo hanno riconosciuto». Il dirigente del Fondo ha ammesso tuttavia che alcuni dei problemi dei tre Paesi richiederanno tempo. La soluzione passa dall'aggiustamento fiscale, dal recupero di competitivtà per far ripartire la crescita e dalla soluzione delle difficoltà delle banche. La troika composta dalla Commissione europea, dalla Banca centrale europea e dall'Fmi ha ha dato ieri il via libera all'esborso della prima tranche, da 4,5 miliardi di euro, del pacchetto di aiuti da 85 miliardi concordato nel novembre scorso con Dublino. Dopo la prima revisione trimestrale, le tre istituzioni hanno detto che il programma economico irlandese, messo in atto con determinazione, è «sulla buona strada» e Dublino sta facendo «buoni progressi nel superare la peggior crisi economica della sua storia recente». Luce verde anche alla recente decisione di ricapitalizzare il sistema bancario, le cui perdite sono state all'origine della crisi, per ulteriori 24 miliardi di euro. Il deficit di bilancio è previsto al 10,5% nel 2011, ma non vengono richieste misure addizionali.

Insieme al viatico ufficiale, però, è arrivata per l'Irlanda la doccia fredda del declassamento del debito da parte di Moody's, che ha abbassato la sua valutazione di due gradini, a Baa1, appena al di sopra del livello di "junk". L'agenzia ha citato fra le motivazioni la crescita debole dell'economia. Il Fondo monetario ha ribassato nei giorni scorsi da 0,9% a 0,5% la previzione di crescita per il 2011, dopo una contrazione dell'1% nel 2010. Borges si è dichiaro fiducioso che le difficoltà di alcune banche in Europa possa essere risolte, tra l'altro, con acquisizioni, anche cross-border. Il dirigente dell'Fmi, di nazionalità portoghese, ha evitato di rispondere a domande sul merito della missione del Fondo nel suo Paese natale, iniziata questa settimana.

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