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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2011 alle ore 06:38.

Stimoli monetari e di bilancio, è partita l'operazione ritiroStimoli monetari e di bilancio, è partita l'operazione ritiro

Il moto con molto brio della ripresa globale non accenna a pause. Gli indici che fotografano lo stato di salute presente della congiuntura all'inizio del secondo trimestre restano alti, anche se un po' sotto i massimi toccati nei mesi scorsi. Gli indicatori anticipatori puntano a un'espansione mondiale che prosegue a buon passo anche nella seconda metà del 2011. Tuttavia, molti fattori continuano a far da freno e altri si sono aggiunti e si aggiungeranno a moderare la velocità che, misurata sulla variazione del Pil totale terrestre, è ai massimi storici (ma dietro l'alto valore medio c'è tanta varietà).

I PMI manifatturieri in aprile sono scesi un po' sia negli Usa, dove a 60,4 rimane prossimo al top degli ultimi sette anni, e in Eurolandia, con un 58,0 che è tra i migliori del passato decennio. A livello globale è calato a 55,0, a causa soprattutto della frenata in tre dei quattro Bric (l'eccezione essendo l'India, dove i tassi di interesse sono stati appena riaumentati). Nel terziario, più sensibile alla domanda interna e meno ciclicamente volatile, la caduta del PMI è stata marcata in Usa (a 52,7, il valore più basso da agosto scorso) e quasi irrilevante in Eurolandia (con 56,7 è ai livelli migliori da metà 2007). Ma si staglia ancora più netta la divaricazione tra Francia e Germania, che avanzano a passo rapido, e Italia e Spagna, dall'altro.

Nei mercati del lavoro, che condizionano i consumi, miglioramenti si segnalano in Usa e Germania, e perfino in Italia.
Gli anticipatori Ocse e Conference board muovono in direzioni opposte per Eurolandia (il primo su, il secondo giù) e univocamente all'insù per gli Usa, Gli ordini migliorano su entrambe le sponde dell'Atlantico, anche se il ritmo di acquisizione si è un po' smorzato (stando alle informazioni qualitative di aprile).

Non c'è ancora traccia netta degli effetti del caro petrolio sulle decisioni di spesa, né a livello globale degli effetti dei movimenti dei cambi, delle tensioni geopolitiche in Nord Africa e Medio Oriente e del terremoto nipponico. Mentre iniziano a farsi sentire, specie negli emergenti, le conseguenze delle restrizioni monetarie. Le restrizioni di bilancio agiranno soprattutto dal 2012.

Inflazione
Il travaso delle maggiori quotazioni delle materie prime è finora rimasto circoscritto ai beni direttamente derivati e ciò ha accelerato la dinamica dei prezzi al consumo. Sarà inevitabile nei prossimi messi osservare un po' di aumento anche nell'inflazione core, partendo però da livelli che sono si sostanziale stabilità dei listini. La rincorsa con i salari è inibita dall'elevata disoccupazione.

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