Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2011 alle ore 15:27.
I campioni della boxe, l'immensa Federica Pellegrini, i nostri marciatori. A un anno da Londra 2012, abbiamo alcuni assi nella manica pronti da calare sul tavolo olimpico. Ma c'è un'altra Italia. che in questi dodici mesi andrà a caccia di un sogno olimpico. E l'Italia degli sport "minori" che, con risorse limitate ma anche straordinari talenti, è pronta a regalarci medaglie inaspettate ma che, a scorre bene il medagliere, fanno ormai parte della nostra storia a cinque cerchi
Tiro con l'arco – Valga per tutti l'esempio del tiro con l'arco. Dopo i due bronzi conquistati da Giancarlo Ferrari a Montreal 1976 e Mosca 1980, e da Atlanta 1996 che i nostri arcieri rimpinguano costantemente il medagliere azzurro, con un bronzo e due argenti (l'ultimo conquistato a Pechino2008) a squadre e con l'oro straordinario di Marco Galiazzo ad Atene2004. E il 3 luglio scattano a Torino i Mondiali, prima occasione di qualificazione olimpica verso Londra 2012. "Puntiamo ancora sui nostri grandi campioni Galiazzo, Frangilli, Nespoli e il 42enne Ilario Di Buò – spiega il presidente federale Mario Scarzella – ma dietro di loro sta venendo fuori una generazione di giovani talenti, soprattutto al femminile: sartorio, Violi, Jessica Tomasi". Certo, la concorrenza aumenta (basti pensare che ad Atene2004 erano affiliati alla federazione internazionale 100 paesi, ora diventati 148) e il budget è limitato: "Possiamo contare su circa 3 milioni di euro – sottolinea Scarzella – di cui la metà dedicata all'attività elite, che pure si avvale del decisivo supporto dei gruppi sportivi militari". Il numero dei tesserati è in costante aumento (ad oggi circa 24mila), anche se, evidenzia il presidente "dovremmo crescere nelle grandi città, dove non è facile trovare impianti adatti alla nostra disciplina". Per gli azzurri, invece, ci sono i centri federali di Tor Pagnotta a Roma e di Cantalupa, vicino Pinerolo, dove mettere a punto la mira in vista di Londra 2102
Tiro a volo – Prima potenza al mondo. Tradizione e risultati sanciscono il ruolo dei nostri tiratori nell'elite mondiale. Onore che, in vista di Londra, diventa onere, visto che poi al tiro a volo si chiede d'abitudine un consistente contributo al medagliere azzurro. Così è stato anche a Pechino2008, con l'oro di Chiara Cainero nello skeet e gli argenti di Giovanni Pellielo nel trap e di Francesco D'Aniello nel double trap. "saranno ancora loro le nostre punte a Londra2012 – spiega il presidente federale Luciano Rossi – ma andremo ai Giochi con uno squadrone, considerando che nella fossa olimpica schieriamo campioni come Pellielo (già due argenti e un bronzo olimpici in carriera, ndr) e Viganò, e nello skeet uomini Falco (oro ad Atlanta '96, ndr) e il talentuoso Lodde. Nella fossa olimpica donne poi abbiamo Jessica Rossi, 18 anni e già campionessa europea e mondiale". Uno squadrone (cui non mancano certo i rivali, vedi gli appassionati principi di Dubai e Kuwait, tiratori da podio olimpico, ma anche a India e Cina), che è il vertice di un movimento di circa 25mila tesserati agonistici, e che può contare su un contributo coni di circa 2 milioni 650mila euro per la preparazione olimpica. "I sacrifici da fare ci sono, eccome – spiega Rossi – ma anche stavolta siamo pronti a fare la nostra parte".
Tiro a segno – L'argento di Valentina Turisini nella carabina ad aria compressa ad Atene2004 è stata l'ultima medaglia che il tiro a segno ha regalato al nostro medagliere olimpico. Gemma recente, e palmares che punta a essere rimpinguato a Londra 2012, con gli azzurri che hanno già conquistato 4 delle 6 carte olimpiche disponibili, le ultime con Giuseppe Giordano nella pistola libera 50 metri e Petra Zublasing, bolzanina che studia in America, nella carabina. "Stiamo mettendo a punto tutti gli aspetti della preparazione olimpica: lavoriamo nei centri allenamento in Italia e supportiamo gli atleti con dietoli e psicologi, due professionalità fondamentali per il nostro sport", sottolinea Il presidente federale Erniest Obrist
Vela – In principio fu l'oro nella "classe interna 8 metri" a Berlino 1936. da allora, la nostra vela non praticamente mai smesso di regalarci gioie e medaglie olimpiche, passando per nomi leggendari come Agostino Straulino, il duo Gorla-Peraboni, l'eterna Alessandra Sensini, che col suo surf ha finora conquistato un oro (Sydney 2000), un argento (Pechino2008) e due bronzi (Atlanta '96 e Atene 2004) . a 41 anni, la grossetana è pronta a dar battaglia. Basti sfogliare il suo blog: ottenuta la qualificazione alla sua sesta olimpiade, già a inizio giugno è andata a Weymonth per allenarsi sul campo di regata olimpico, tanto per capire come butta il vento... a Pechino arrivò anche il bronzo di Diego Romero nei Laser e il controverso e amaro quarto posto dei fratelli Sibello nei 49ers
Lotta e Judo – Gli ori di Andrea Minguzzi nella lotta greco-romana (84 kg) e di Giulia Quintavalle nel judo (57 kg). Spedizione trionfale, quella della Fijlkam (la federazione judo, lotta, karate e arti marziali), a Pechino 2008. Obiettivo ripetersi a Londra, ma sarà dura. "stiamo ritrovando i nostri atleti di punta – spiega il presidente Matteo Pellicone -: Minguzzi sta recuperando da una serie di infortuni e dovrebbe essere pronto per i Mondialid Istanbul a settembre; la quintavalle, dopo un po' di alti e bassi, ha vinto in Coppa del Mondo a Lisbona e ora è ottava nel ranking mondiale". Ranking, che nel judo, è fondamentale in chiave olimpica, perché a Londra andranno i primi 22 per categoria fra gli uomini e le prime 15 fra le donne. Farsi spazio a livello internazionale è difficile, considerando che molti dei rivali più quotati contano su budget illimitati (vedi la Russia nella lotta) e numeri impressionanti di tesserati ( un milione e mezzo i lottatori russi, contro i circa 5mila nostrani. "Fossero solo i russi! Occhio anche a Iran, Turchia, e a tutte le repubbliche ex sovietiche – evidenzia il presidente federale Matteo Pellicone –; ma abbiamo comunque messo a punto collaborazioni con le società di club, per garantire la più ampia partecipazione possibile dei nostri atleti alle gare internazionali". Il contributo Coni verso Londra 2012 è di circa 6 milioni di euro; altri 2,5 milioni arrivano dal tesseramento e da accordi tecnico-commerciali. Da considerare anche che la Fijlkam sta lavorando anche per il futuro, con il completamento del centro tecnico federale di Ostia, per un investimento complessivo di circa 30 milioni di euro. "E' una struttura decisiva per l'intera attività sportivo-federale – spiega Pellicone – ma intanto continuiamo a formare nuovi talenti: basti pensare alla judoka Edwige Gwend, classe 1990, camerunense di nascita, già medagliata a Europei e Mondiali juniores"
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Dai nostri archivi
Moved Permanently
The document has moved here.
Tutti gli articoli
- A un anno da Londra 2012 lo sport azzurro punta a «quota 30» ed è sempre più rosa e multietnico
- Pescante: «Le Olimpiadi di Pistorius? Non dimentichiamo tutti gli atleti paralimpici»
- Pancalli: «Budget e doping i problemi da risolvere»
- La ginnastica azzurra verso Londra 2012. Le farfalle della ritmica sognano l'oro
- Londra vista dalla finestra: rugby e golf puntano a Rio 2016