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Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2012 alle ore 15:05.

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Dopo la partecipazione a "Che Tempo che fa" su Rai Tre, dove aveva spiegato le linee ispiratrici del decreto "cresci Italia", il premier Mario Monti torna in tv, e sulla stessa rete, ospite di Lucia Annunziata e di "In 1/2 ora".
Dove riflette sugli ultimi giorni di intenso lavoro del suo governo, a partire dalle liberalizzaziioni, ma anche sulla riforma del mercato del lavoro, sulla lotta all'evasione e anche sui presunti "conflitti d'interesse" all'interno del suo governo.

Le contestazioni del Carroccio: «Eppure l'azione del governo richiama la Lega delle origini»
Anche il rapporto con i partiti, in vista del prossimo arrivo del decreto liberalizzazioni in Parlamento, è in primo piano. Si parte infatti dalla manifestazione della Lega Nord a Milano, dove Monti è stato fortemente contestato, ma che considera «parte dell'attività che temporaneamente svolgo». In realtà, ha aggiunto Monti, l'azione del governo per certi versi è in linea con i principi originari della Lega stessa: «Nella Lega c'è un'evoluzione recente che ha portato questo partito a essere frontalmente opposto al governo che presiedo, è un fenomeno di cui prendo atto con rispetto e su cui non mi pronuncio», ha premesso il premier. Tuttavia, ha aggiunto, «avendo seguito con simpatia i primi passi della Lega ritengo che molte cose che stiamo facendo rispondano all'ispirazione originaria della Lega» di «un'Italia più libera di dare corso a impulsi imprenditoriali e di dare respiro alla concorrenza». «Quindi sono sicuro che se Lega pensa ai propri principi fondamentali dentro il suo cuore sarà meno opposta a quello che stiamo facendo», ha assicurato.

La fiducia sulle liberalizzazioni? Vedremo
Ma servirà la richiesta della per l'approvazione del decreto? «Non so ancora se la vorremo porre - ha detto Monti - Trovo che le prime reazioni dei partiti a questo incisivo provvedimento siano nel complesso positive». Abbiamo molta fiducia nel fatto che il Parlamento sappia apprezzare questo provvedimento».

Per anni si sono rispettati gli interessi delle signole categorie più di quelli generali
Dal Nord al Sud, una riflessione sul "movimento dei forconi" che ha bloccato la Sicilia per una settimana per richiedere tariffe più convenienti per i camionisti ma anche condizioni diverse per l'isola in generale.
«Bisogna contenere le cause - risponde Monti - C'è una caratteristica importante e pericolosa di questo paese: per anni si sono rispettati gli interessi delle singole categorie che quelli generali - aggiunge Monti - Interessi che sono legittimi, ma l'insieme degli interessi delle varie categorie dà luogo ad una gabbia che fa danno al proprio Paese, che sprofonda». «Gli interessi delle singole categorie molto spesso sono legittimi; diventano illegittimi quando sostenuti con modalità non conformi alla legge e questo deve essere stroncato, ma - ha detto ancora Monti - un insieme vasto di interessi legittimi di centinaia di categorie dà luogo ad una gabbia, ad un paese che nella legittimità delle singole categorie perde la visione generale e sprofonda un po' per volta, fa il danno dei propri figli, compresi i figli degli appartenenti a ciascuna delle categorie».

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