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Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2012 alle ore 07:50.

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Mohammed Merah il killer che ha ucciso sette persone, di cui tre bambini, a Tolosa e Montauban, è morto in seguito ad un'operazione della polizia durata 32 ore, durante le quali Merah è rimasto barricato nel suo appartamento. Il killer di Tolosa Merah è uscito dal bagno sparando contro la polizia, quindi è saltato dalla finestra armato, continuando a sparare ed è stato trovato morto al suolo. Lo ha detto il ministro dell'Interno Claude Gueant al capannello di giornalisti a Tolosa.

Poco prima della conclusione dell'assalto della polizia una lunga serie di raffiche di armi automatiche è stata udita attorno alla casa del killer. Nell'appartamento dove il killer era asserragliato sarebbero stati usati anche gas paralizzanti. Tre poliziotti sarebbero stati feriti.

Secondo fonti della polizia le forze speciali sarebbero entrate nell'appartamento dove si trova barricato Mohamed Merah, il sedicente responsabile dell'omicidio di sette persone: è quanto riferisce la rete televisiva France 3 senza fornire ulteriori dettagli. Questa mattina il killer di Tolosa, Mohamed Merah, 23 anni, ha detto di voler «morire con le armi in pugno». Lo ha riferito il ministro francese dell'Interno che ha riferito che non è certo che il presunto killer di Tolosa sia ancora vivo.

Intanto tre esplosioni hanno risuonato poco prima di mezzanotte di ieri attorno alla casa del killer di Tolosa, Mohamed Merah, che si sarebbe arreso subito dopo l'inizio dell'assalto. È scattato, alla fine, l'annunciato blitz delle teste di cuoio francesi. Rinforzi delle unità speciali della polizia francese erano giunti a tarda sera davanti all'edificio. Cinquantacinque uomini avevano raggiunto gli altri agenti delle unità speciali e avevano indossato i caschi protettivi.

Nella serata di martedì, poco dopo le 21, era stata interrotta la fornitura di elettricità nel quartiere dove si trova la palazzina in cui è asserragliato. La polizia aveva fissato a mezzanotte l'ultimatum per la resa dell'autore della strage di due giorni fa nella scuola ebraica «Ozar Hatorah». Dalle 3 del mattino di mercoledì Merah, 23 anni, cittadino francese di origini algerine e affiliato ad Al Qaeda addestrato in Waziristan, si trovava asserragliato all'interno di un appartamento, al primo dei cinque piani di un condominio del quartiere residenziale di Côte Pavée.

Lo hanno circondato almeno trecento agenti del Raid, le forze speciali della polizia. Secondo le autorità francesi, Merah, residente a Tolosa dove si guadagna da vivere come meccanico, aveva in mente di uccidere ancora, oggi stesso. E aveva già individuato le prossime vittime: un altro soldato e due poliziotti. Inoltre il killer ha detto di non essersi pentito e ha rivendicato sia l'uccisione dei tre soldati francesi che delle quattro persone - tre alunni e un docente - nella scuola ebraica.

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