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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2012 alle ore 13:36.

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La prima edizione dei campionati europei di calcio si svolse in Francia nel 1960. La formula iniziale prevedeva incontri di andata e ritorno ad eliminazione diretta. In tutto si iscrissero 17 squadre, senza l'Italia, che non partecipò. Le semifinali e le finali per il terzo e per il primo posto si sarebbero disputate invece in gare uniche, in uno dei quattro Paesi le cui Nazionali sarebbero giunte a questo turno. La scelta cadde sulla Francia, che ospitò le ultime quattro gare dal 6 al 10 luglio 1960. Stadi del torneo furono il Parco dei Principi di Parigi (teatro della finalissima) e lo Stade Vélodrome di Marsiglia. Gli inizi furono difficili, soprattutto per i rifiuti di Inghilterra, Scozia, Germania Ovest e Italia. L'Italia non prese parte all'edizione francese, nonostante le polemiche scatenate dagli organi di stampa, che individuavano nel rifiuto a partecipare alla competizione, l'ammissione della debolezza della nazionale azzurra. Nazionale che, peraltro, sarebbe potuta rientrare comunque nel giro del calcio di alto livello, dopo l'eliminazione dai Mondiali del 1958 per opera dell'Irlanda del Nord. Se è vero che la prima kermesse europea ha mostrato un calcio dignitoso, è altrettanto assodato che le difficoltà iniziali, con le rinunce di nazionali di grande spessore, hanno condizionato molto l'edizione del 1960. In molti si aspettavano un confronto tra i diversi modi di intendere il calcio, ma la partecipazione di diverse nazionali dell'est Europa ha omologato i moduli in campo.

Inizio difficile - L'inizio non fu facile, tanto che le squadre iscritte non raggiunsero il numero minimo se non all'ultimo istante. Il primo incontro delle qualificazioni fu giocato in Irlanda il 5 aprile del 1959, con la nazionale irlandese che sconfisse la Cecoslovacchia per 2-0. Nella partita di ritorno, però, fu la Cecoslovacchia a prevalere nettamente per 4-0 con il primo gol su rigore realizzato dal portiere.
In realtà, la prima partita venne disputata molti mesi prima, il 29 settembre del 1958: davanti ad oltre centomila persone, l'Urss cominciò il proprio cammino con un successo per 3-1 sull'Ungheria, bissato poi con l'1-0 nella gara di ritorno. Il primissimo gol in una gara ufficiale del campionato europeo porta la firma da Anatoli Iliyn, già realizzatore dell'unica marcatura nella finale dei Giochi Olimpici del 1956 e a segno anche nell'incontro che estromise l'Inghilterra dalla Coppa del Mondo del 1958.

La fase finale – Jugoslavia, Urss, Francia e Cecoslovacchia si qualificarono per le semifinali, anche se l'Unione Sovietica fu al centro di una delle più grandi controversie politiche nella storia della competizione calcistica europea. Ai quarti, infatti, l'Urss avrebbe dovuto affrontare la Spagna, ma il generale Franco decise di ritirare la squadra dalla manifestazione, consentendo ai russi di avanzare senza giocare. Oltre al mancato rispetto dei canoni della competizione, con una squadra che approdava alla semifinale per il titolo senza scendere in campo nei quarti, gli spettatori furono privati di un duello che avrebbe certamente appassionato tutti i tifosi, ovvero quello tra due leggende del calcio europeo come Alfredo Di Stefano e Lev Yashin. A dire il vero la Federazione Spagnola fece di tutto per giocare le due partite, ma il veto del generale Franco fu categorico.

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