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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2012 alle ore 13:36.

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I sovietici invece, guidati dal mitico Ragno Nero, conquistarono la finalissima dopo aver sconfitto in semifinale la Cecoslovacchia per 3-0.

La finalissima – Fu giocata a Parigi tra Urss e Jugoslavia: vinsero i russi per 2 reti a 1 dopo i tempi supplementari. Da notare che, in caso di ulteriore situazione di parità dopo i tempi supplementari, la finale si sarebbe dovuta rigiocare, visto che i calci di rigore furono introdotti solo a partire dall'edizione del 1976. Il 10 luglio del 1960 al Parco dei Principi di Parigi, passa in vantaggio la Cecoslovacchia dopo 43 minuti con una rete di Milan Galic. Pareggio sovietico sei minuti più tardi con Slava Metreveli e gol vittoria di Victor Ponedelnik dopo 113 minuti di partita. L'Urss conquista così il primo titolo europeo della storia.Il terzo posto sfuggì invece alla Francia, organizzatrice della fase finale, sconfitta per 2-0 dalla Cecoslovacchia, di fronte ad un pubblico molto scarso, appena novemila spettatori.

Il personaggio - Lev Yashin (Mosca, 22 ottobre 1929 – Mosca, 20 marzo 1990)
Nato in una famiglia di operai dell'industria pesante, iniziò a lavorare durante la guerra a 12 anni per rimpiazzare i colleghi più anziani impegnati al fronte. Entrato prima dei vent'anni nella squadra del Ministero dell'Interno della Dynamo Mosca, fu inizialmente destinato all'hockey su ghiaccio, visto che il portiere titolare e inamovibile di quella di calcio era Aleksej Khomič detto "la Tigre".
Come estremo difensore della squadra di hockey, Yashin vinse il campionato sovietico del 1953, ma la svolta arrivò nel 1954, quando Khomič si infortunò e al venticinquenne Lev fu offerta l'opportunità di giocare titolare nella squadra di calcio. Da quel momento non abbandonò più i pali della Dynamo, con la quale avrebbe vinto cinque titoli di campione nazionale e tre coppe dell'Urss fino al 1970, anno in cui decise di ritirarsi dopo aver difeso per 326 volte la porta della Dynamo, rimanendo imbattuto in 211 partite.

Contemporaneamente all'affermazione in prima squadra, arrivò anche la convocazione in Nazionale: dal 1954 al 1967 giocò in tre edizioni del campionato del mondo (1958 in Svezia, 1962 in Cile e 1966 in Inghilterra), classificandosi quarto nel 1966. Partecipò anche alle prime due edizioni del campionato europeo di calcio, quella del 1960 in Francia (che l'Urss vinse) e quella del 1964 in Spagna (dove l'Urss arrivò in finale) e vinse il titolo di campione olimpico ai Giochi del 1956 a Melbourne. Proprio negli anni del titolo olimpico nacque il soprannome di Ragno Nero: Yashin, infatti, giocava con una tenuta completamente nera, e i suoi eccezionali riflessi (a dispetto della sua altezza, 190 cm.) davano l'impressione che potesse arrivare davvero ovunque. La grande ribalta per Yashin arrivò nel 1963, quando, in occasione della festa d'addio a sir Stanley Matthews, l'Inghilterra organizzò un'amichevole contro una selezione del Resto del Mondo: il portiere sovietico fu chiamato a difendere i pali della squadra ospite e, di fronte a 100.000 spettatori, Yashin rimase imbattuto. Nello stesso anno vinse il Pallone d'Oro, unico portiere nella storia a conquistarlo. Per i meriti sportivi acquisiti nel corso della sua carriera, e per il lustro dato all'Urss, Yashin fu insignito nel 1967 dell'Ordine di Lenin, la massima onorificenza sovietica in tempo di pace, la seconda in assoluto per importanza.
Nel 1986, a seguito di un grave incidente automobilistico, subì l'amputazione di una gamba all'altezza del ginocchio. Poco dopo gli venne diagnosticato un cancro allo stomaco e a poco servì un intervento chirurgico - peraltro mal riuscito - cui si sottopose nel tentativo di salvarsi: morì nel 1990, a soli 61 anni.

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