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Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2012 alle ore 07:33.
L'ultima modifica è del 24 giugno 2012 alle ore 23:33.

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Non so quante altre volte l'Italia avesse meritato, anzi strameritato di vincere una partita così importante senza riuscirci. Con l'Inghilterra di sicuro mai. Ce l'ha fatta ai rigori, per via che la maledizione dal dischetto è ancora più forte per gli inglesi che per gli azzurri. Certo, quel sinistro di Diamanti dal dischetto, propiziato dalla parata di Buffon su Ashley Cole, ha rappresentato davvero un atto di giustizia. Non sarà facile, ora, rimettere insieme i cocci per la semifinale di giovedì con la Germania che potrà giovarsi anche di due giorni di riposo in più. Ma quel che conta ora è esserci arrivati.

Partita bellissima in avvio, con quel palo colpito dallo spettacoloso sinistro al volo di De Rossi e la replica di Johnson salvata avventurosamente da Buffon. Gli inglesi per una decina di minuti hanno dato la sensazione di riuscire a prendere l'iniziativa, ma Parker ha calciato fuori a porta vuota e Rooney è stato disturbato in volo a colpo sicuro da una scarpa di Abate. Da lì, dal quarto d'ora è salita in cattedra l'Italia che con due attaccanti degni di questo nome avrebbe messo a frutto con almeno un gol (ma proprio almeno) la sua superiorità. Ma Balotelli ha fallito tre occasioni su tre e Cassano non ha indovinato una giocata che è una, vanificando il gran lavoro della squadra e in particolare la strepitosa prova di De Rossi e l'assiduità degli inserimenti di Balzaretti.

In avvio di ripresa la superiorità azzurra si è fatta anche più netta, grazie alla spinta di Abate che nel primo tempo era mancata. Contro un'Inghilterra, va detto, scarsa almeno quanto l'Irlanda. Pallagol in mischia fallita da De Rossi, ribattuta sul portiere di Balotelli e poi alta a porta vuota di Montolivo. Balotelli ci prova in rovesciata, ma siamo oltre l'ora di gioco e puntuale, inevitabile anche per tutto quanto speso sino a qui, arriva il calo atletico già riscontrato in tutte le altre partite. Escono per scelta tecnica Cassano e per infortunio prima De Rossi e poi Abate. Entrano Diamanti, Nocerino e Maggio e proprio Nocerino splendidamente imbeccato da Marchisio ha l'ultima, grande occasione salvata da Johnson.

Supplementari. Altro palo, stavolta di Diamanti con un assist mancino per Nocerino ed errore del portiere Hart, spunto di Walcott con pallonetto troppo alto. Azzurri stremati, inglesi vagamente più tonici ma incapaci di approfittarne. Sarebbe il momento giusto per Giovinco, ma i cambi son finiti. Spreca un paio di opportunità Diamanti, poi azzecca il cross per Nocerino che di testa finalmente infila, ma in fuorigioco. Centoventi minuti e passa di dominio assoluto, e di occasioni a grappoli, senza trovare lo straccio di un gol. Mai accaduto prima in una sfida di questo livello.

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