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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2012 alle ore 17:47.

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Che sensazioni ha rispetto alla finale di domani? Come vede l'Italia e la Spagna? Pare che gli azzurri siano in ottimo stato di forma, mentre la Roja un po' meno...
Sì, è vero, viste le ultime partite gli azzurri sembrano essere in un momento migliore rispetto agli spagnoli. Hanno preso molta fiducia e molta sicurezza. Al contrario, la squadra di Del Bosque ha faticato tanto, forse troppo. Sono sicuro che vedremo una bella finale, combattuta, che si giocherà fino all'ultimo minuto.

Prandelli ha detto che per avere la meglio sulla Spagna gli azzurri devono giocare come il primo tempo della sfida che si è giocata nel girone eliminatorio...
Sì, sono d'accordo e sono sicuro che lo faranno. Giocheranno alti e presseranno gli avversari nella loro metà campo, come hanno fatto contro la Germania. Per non fare iniziare il gioco dal reparto arretrato. E per tentare di colpire in contropiede. Certo, per fare una cosa di questo tipo, devono stare bene fisicamente e hanno dimostrato di essere nella condizione giusta. Bisogna correre tanto e spendere tante energie per giocare così. Anche se, va detto, la Spagna sa muovere benissimo il pallone. Insomma, sarà un po' come una partita a scacchi.

Del Bosque ha dato invece una lezione di stile al mondo del pallone, dicendo che non ha alcun rimpianto per non aver "cucinato" il biscotto ai danni dell'Italia. '"Perché - parole sue - cose come queste non fanno bene al calcio"...
Ha scelto di fare una cosa giusta, perché dovrebbe pentirsene? Nel caso, sarebbe allora stato meglio non farlo e mettere in pratica quella che considero una balordaggine. Vero, adesso si trova l'Italia in finale, ma il calcio è fatto così. Sono con Del Bosque, credo che abbia ragione al 100%, anzi, di più.

Particolari suggerimenti da girare al tecnico spagnolo per come mettere in campo la squadra domani?
Ormai si conoscono tutti talmente tanto che non ci sono segreti. Del Bosque sa cosa fare. Domani si troveranno di fronte i due migliori centrocampi d'Europa, forse del mondo. Chi riuscirà a far sua quella zona del campo, avrà buone possibilità di vincere la partita. In più, l'Italia in questo momento può contare su un Balotelli in forma straordinaria. Mentre la Spagna in avanti sta faticando molto a trovare un centravanti in grado di concludere al meglio il gioco che costruisce il resto della squadra.

Lei è da sempre molto vicino all'ambiente interista. E' convinto che sia stata una scelta azzeccata lasciar partire Balotelli? Oggi, lo riprenderebbe?
Riprenderlo adesso credo sia molto difficile. Bisognerebbe conoscere il pensiero del ragazzo, perché senza il suo ok è impossibile mettere in piedi una trattativa come questa. Se lui dicesse che gli errori fatti nel passato, da lui stesso ma anche dalla dirigenza neroazzurra, possono essere messi da parte per guardare assieme al futuro, certo, potrebbe andare bene, se ne potrebbe parlare. Ricordiamoci però che Balotelli ha sbagliato molto quando era all'Inter. Certo, forse bisognava provare con lui fino in fondo, fino al limite delle possibilità, perché già allora si capiva che il suo potenziale era grandissimo. Sì, credo che l'Inter avrebbe dovuto pazientare un po' di più.

Le pagelle delle due squadre reparto per reparto. Per quanto hanno dimostrato nell'Europeo ma anche in termini assoluti. Cominciamo con i portieri, Buffon e Casillas...
Sono alla pari, voto alto a tutti e due, hanno fatto molto bene fino a oggi. Direi 8, tranquillamente.

Difesa?
Penso che per il momento sia stata superiore quella italiana. Diciamo 7,5 Italia, 7 Spagna.

Centrocampo?
Forse merita un mezzo voto in più la squadra italiana. Il centrocampo spagnolo ha faticato molto. In questo Europeo è stato più lento e macchinoso del solito. Le cose che fanno loro sono produttive ed efficaci se vengono fatte ad alta velocità, altrimenti servono a poco. Per questo, dico 8,5 Italia, 8 Spagna.

Ultimo reparto, l'attacco...
E qui siamo sul 7 Italia contro il 6,5 Spagna. Per le ragioni che ho spiegato prima.

Pirlo è da Pallone d'oro? Il suo ex collega Rivera ci ha detto che non bastano 15 giorni ad altissimo livello per guadagnarsi il titolo di miglior giocatore dell'anno. Bisogna dimostrare di essere protagonisti in Europa anche con la squadra di club. È d'accordo?
Ha ragione Rivera. Pirlo ha le qualità per essere inserito nella lista di coloro che potranno vincere questo trofeo. Tuttavia, la gente se lo dimentica troppo spesso. Il Pallone d'oro va al giocatore che ha avuto un rendimento altissimo per tutto l'anno. Abbiamo sempre fretta di assegnare il titolo di migliore a chi si è messo in luce nell'ultima competizione. Bisogna mantenere la calma. Credo che quello che davvero conti per Pirlo sia essere messo nel pentolone dei calciatori che si giocheranno il premio. Il resto sono chiacchiere.

Ex giocatore, ex allenatore, ex dirigente, ma anche attento osservatore del calcio internazionale. Ci sono giocatori che ha visto in questo Europeo che se la sentirebbe di consigliare ai club di casa nostra?
Rischio di essere banale. Questo Europeo non ha fatto vedere grandi cose, anche in termini di individualità. Si sono messi in mostra giocatori che già sono conosciuti dal grande pubblico e che costano tantissimo. Giocatori nuovi non ce ne sono. Non di quelli che possano essere segnalati come top player, se è questo che intende.

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