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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2012 alle ore 11:28.

Ore 16,10. Guerrini: dal Governo risposte molto pragmatiche
«Le risposte che sono state date dal governo sono molto pragmatiche. Abbiamo assistito in passato a una politica che ha promesso sapendo bene di non potere mantenere, per fortuna quella fase è finita». Così il presidente di turno di Rete Imprese Italia, Giorgio Guerrini, durante la congerenza stampa al termine dell'incontro con l'esecutivo.
Ore 15,56. Squinzi: settore farmaceutico a rischio perdita di investimenti
Il settore farmaceutico «va sottoposto a una attenzione particolare perché é a rischio di perdite di investimenti dei grandi gruppi internazionali». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, spiegando che il settore farmaceutico «é stato oggetto di tre provvedimenti in otto mesi che lo hanno depotenziato. Il settore farmaceutico é invece un settore strategico per il nostro Paese perché fa ricerca e innovazione e invece di essere penalizzato va sostenuto».
Ore 15,55. Monti: avanti su infrastrutture, ricerca e giustizia
Nella nota di palazzo Chigi diffusa al termine dell'incontro del Governo con le imprese viene segnalato che il governo «già dai prossimi provvedimenti, continuerà a intervenire su fattori di contesto fondamentali per la produttività e la competitività delle imprese come le infrastrutture (per cui si punta a sbloccare investimenti per un totale di 50 miliardi di euro entro fine legislatura), l'innovazione e la ricerca (con i prossimi provvedimenti sull'Agenda Digitale), la semplificazione fiscale e l'efficienza della macchina giudiziaria».
Ore 15,50. Monti: miglioramento della produttività filo conduttore dell'azione di governo
In una nota di Palazzo Chigi il premier Mario Monti ha evidenziato che il «filo conduttore dell'azione del governo è stato sin dall'inizio il miglioramento della produttività totale dei fattori, e che, in seguito all'azione intrapresa finora sui fattori di contesto, è oggi giunto il momento di affrontare il tassello fondamentale della produttività del lavoro, tema per il quale spetta alle parti sociali il ruolo di protagonisti. In effetti, oltre allo spread sugli interessi sui titoli di stato, che incide negativamente sul costo del credito e sugli investimenti delle imprese, assume grande rilievo lo spread di produttività, che altrettanto pesantemente incide sulla capacità competitiva aziendale». Per questo, secondo il premier, «è necessario che le parti sociali trovino un terreno di dialogo comune per intervenire sui fattori di produttività di ogni singola impresa, quali ad esempio gli interventi microeconomici, la formazione professionale, l'affermazione dell'apprendistato come principale strumento di contrasto della grave disoccupazione giovanile, e l'attivazione di contratti di solidarietà espansiva, che combinano cioè il lavoro di giovani e anziani».
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