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Questo articolo è stato pubblicato il 13 ottobre 2012 alle ore 11:55.
Decisioni a maggioranza in caso di disaccordo
Tra questi, quello a «stringere un patto di governo» imperniato sul principio di decisioni a maggioranza in caso di controversie. «Le forze della coalizione si impegnano - si legge nella Carta di intenti - a vincolare la risoluzione di controversie relative a singoli patti o procedimenti rilevanti a una votazione a maggioranza qualificata dei gruppi parlamentari convocati nella seduta congiunta».
Sostegno al premier per l'intera legislatura
Inoltre c'e' l'impegno a sostenere «per l'intero arco della legislatura l'azione del premier scelto con le primarie», e a favorire la composizione di un governo snello, sottratto «a logiche di spartizione». Assicurata anche «la lealtà istituzionale agli impegni internazionali», e «ad appoggiare l'esecutivo in tutte le misure di ordine economico e istituzionale che nei prossimi anni si renderanno necessarie per difendere la moneta unica e procedere verso un governo politico-economico federale dell'eurozona».
Due euro contributo minimo
«Noi stiamo mettendo in piedi un percorso inedito in Italia e in Europa», ha spiegato Pier Luigi Bersani nel descrivere i meccanismi che regoleranno le prossime primarie del centrosinistra: «Stiamo facendo una cosa che richiederà decine di migliaia di volontari e lancio da qui un appello a darci una mano». In alternativa, ben accetto anche un sostegno anche materiale: «Questa iniziativa costa e per farla servono tanti soldi. Due euro non bastano a reggere i costi e quindi chiediamo a chi ha di più, di dare di più».
Bersani: orgogliosi del "rischio" partecipazione
Le primarie, ha sottolineato ancora Bersani, «sono la cosa più bella che la politica possa offrire oggi e noi ne siamo orgogliosi. Da oggi si comincia e noi ci stiamo assumendo un rischio – ha ricordato -, quello della partecipazione. Ci potrà essere qualche inconveniente. Le primarie sono fatte così. Ci potrà essere un dibattito più aspro di quanto vorremmo, ma noi siamo orgogliosi. Noi ci prendiamo la responsabilità di intraprendere una strada e rompere il muro tra cittadini e politica».
Insediato il collegio dei Garanti
Insediato oggi anche il Collegio nazionale dei garanti per il voto delle primarie, che saranno Luigi Berlinguer, Francesca Brezzi, Mario Chiti, Francesco Forgione. Avranno il compito di approvare i regolamenti per lo svolgimento della consultazione e di verificare e certificare il risultato.
La reazione dei renziani: delusi da regole ma vinciamo
Per il fronte dei renziani, il primo commento a caldo all'ufficializzazione delle regole per le primarie di colazione arriva da Roberto Reggi: «Confido nel collegio dei garanti, avendo però una delusione profonda nel riscontrare che le indicazioni date dal segretario Bersani all'assemblea non sono state rispettate». «Ci sono dei tentativi un po' goffi di limitare la partecipazione», ha aggiunto. Però, «siccome abbiamo deciso di rimanere in questo partito, anche queste modalità ostruzionistiche tra virgolette le accogliamo con il sorriso, convinti che il progetto che stiamo portando avanti é talmente innovativo e coinvolgente che supereremo anche questi ostacoli», ha assicurato.
Vendola: la sinistra non si divida come negli anni 20
«Siamo qui per creare insieme il campo dei progressisti che si oppone ad un altro campo, quello dei conservatori. E per me l'unità dei progressisti deve fare i conti, oggi, con una condizione e un contesto particolarmente pericolosi e difficili: la recessione, la disoccupazione di massa e la crisi della democrazia, in tutta Europa, che rappresentano una miscela esplosiva». Per il leader di Sel Nichi Vendola, «Negli anni venti e trenta del secolo scorso la sinistra si é divisa di fronte a questa miscela. Noi oggi abbiamo il dovere di rispondere a questa crisi non con la logica della bottega, delle percentuali di partito, dell'interesse, del calcolo degli uni e degli altri: abbiamo il dovere di guardare alla politica come strumento indispensabile per salvare l'Italia e per ricostruire un orizzonte che sia anche un grande sogno di Europa».
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