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Questo articolo è stato pubblicato il 07 novembre 2012 alle ore 07:27.
«Questo è il tempo di grandi sfide per l'America e prego che il presidente abbia successo nella guida del Paese». Dopo un'ora di suspance, trincerato in silenzio nel suo quartier generale, Mitt Romney ha infine "concesso" la vittoria a Barack Obama. Una breve telefonata, poi il discorso ai suoi, riuniti a Boston.
Il candidato repubblicano ha avuto parole concilianti e ha chiuso all'una di notte americana una campagna elettorale difficile, tesa, a tratti velenosa, auspicando che i due schieramenti superino le divisioni e lavorino insieme per affrontare le sfide che gli Stati Uniti hanno davanti. Quella del lavoro in primo luogo.
«È un momento di grandi sfide per la nostra nazione - ha detto Romney - la gente deve venire prima della politica . Credo nell'America e nel popolo americano. Avrei voluto guidare il Paese verso il cambiamento, ma il Paese ha scelto un altro leader».
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