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Questo articolo è stato pubblicato il 06 novembre 2012 alle ore 18:20.

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NEW YORK - Arrivano come possono, ma arrivano. Stipati in auto, in bicicletta e a piedi. Sfidando il freddo di una mattina tersa e soprtatutto l'eredita' di Sandy, la super storm che hanno messo in ginocchio New York, il New Jersey e molta della costa orientale degli Stati Uniti. Il giorno del voto, nella contea di Westchester a pochi chilometri da New York, spesso non c'e' ancora l'elettricita', il riscaldamento e neppure la benzina per guidare, andata a ruba.

A Rye, che pure e' cittadina di ceti medi stretta tra i quartieri popolari di New Rochelle e la capitale degli Hedge fund, Greenwich, appena al di' la' del confine statale in Connecticut, e' aperta di sicuro solo una scuola, quella che ospita le urne: la scuola media inferiore. Un edificio che potrebbe ricordare la scuola di magia di Hogwarts di Harry Potter, ma dove oggi l'unico rito, l'unico miracolo invocato e' quello delle schede. A cominciare dall'alba si sono dipanate code ordinate per decidere una delle elezoni piu' incerte e combattute della recente storia americana, con i due candidati, il presidente democratico uscente Barack Obama e lo sfidante repubblicano Mitt Romney, appaiati nei sondaggi nazionali.(Posso testimoniarlo di persona, perche' e' qui che ho votato anch'io).

"Sono tornata apposta per votare", dice Claudia Murdock, che era temporaneamente sfollata da amici abbastanza lontani dal cammino distruttivo di Sandy da non aver perso i servizi essenziali. Spesso gli ostacoli non si sono fernati ad arrivare alle urne. A New Rochelle, a pochi chilometri, la magia del voto non ha funzionato: si sono inceppate le macchine che scannerizzano le schede, costringendo gli elettori a infilare la scheda in un'urna di riserva, per un conteggio manuale.

Simili incidenti sono bastati per mettere alla prova la pazienza di tanti e per allungare le code, a volte di ore, in provincia come nella stessa Manhattan, dove spesso centinaia di persone si sono accalcate con scarsa assistenza. In alcune località le code sono state particolarmente lente perché New York e New Jersey hanno consentito, con decreto d'emergenza, agli sfollati di votare ovunque fossero nello stato, non solo nei loro seggi predestinati. Il New Jersey sta sperimentando anche con il voto via fax o via e-mail. E almeno un centinaio di seggi sono stati ufficilamente spostati per mancanza tuttora di elettricità', creando ulteriore confusione tra gli elettori.

La speranza degli americani e' che l'incertezza dei sondaggi e i drammi creati da Sandy non comportino un risultato impossibile dalle urne, con strascichi legali e di dure polemiche. Una tensione e' stata accentuata dai primi voti gia' contati: il paesino di Dixville Notch in New Hampshire si e' spaccato in due, cinque voti a Obama e cinque a Romney. Le elezioni li' hanno richiesto in tutto solo 43 secondi. Quasi un miracolo, ieri, negli Stati Uniti.

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