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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2012 alle ore 08:59.
Il senatore John Kerry o l'ambasciatrice all'Onu Susan Rice alla testa della diplomazia Usa, al posto di Hillary Clinton. Un nuovo segretario al Tesoro, forse un nuovo numero uno della Fed. Il vice presidente Joe Biden invece resta: l' 'ambasciatorè dell'amministrazione Obama è confermato, in quello che è un importante tassello della squadra del presidente alla luce delle tensioni in Medio oriente che dovranno essere affrontate.
È un fatto significativo, si osserva, soprattutto in seguito alla probabile uscita della Clinton, che ha dichiarato più volte di voler lasciare dopo il primo mandato.
A meno di 24 ore dall'elezione di Barack Obama, il toto-nomi per la composizione della squadra di governo continua, con un occhio a chi guiderà il Dipartimento del Tesoro nel dopo Timothy Geithner, che lascerà.
L'elezione di Obama limita i timori sul successore del presidente della Fed, Ben Bernanke, in scadenza nel gennaio 2014. Con un'amministrazione Obama alla Casa Bianca e i improbabile che anche senza Bernanke ci sia un'inversione di tendenza nella politica monetaria. Uno dei papabili sostitutidell'attuale numero uno della Fed potrebbe essere Lawrence Summers, segretario al Tesoro sotto Bill Clinton e direttore del National Economic Council di Obama.
Per il posto di Geithner la lista dei papabili include, invece, l'amministratore delegato di BlackRock, Lawrence Fink, il presidente di Evercore Partners, Roger Altman, e il numero uno di American Express, Kenneth Chenault.
In corsa potrebbero anche esserci Jacob Lew, il capo dello staff della Casa Bianca, il sottosegretario al Tesoro per gli Affari Internazionali, Lael Brainard, e Dan Doctoroff, amministratore delegato di Bloomberg. Improbabile invece la scelta dell'amministratore di JPMorgan, Jamie Dimon, dopo le maxi-perdite del gruppo, o del chief operating officer di Facebook, Sheryl Sandberg, dopo il flop dell'ipo.
La rosa di Obama per la successione di Hillary Clinton include Susan Rice, intima amica di Obama e oggi ambasciatrice Usa all'Onu, e John Kerry, potente presidente della Commissione Esteri del Senato e 'preparatorè di Barack nei dibattiti. A favore di Kerry gioca il fatto che alla Convention di Charlotteil suo intervento è stato considerato uno dei migliori discorsi di politica estera dell'anno. Leon Panetta dovrebbe invece restare al Pentagono, mentre per il dopo Eric Holder al Dipartimento della giustizia si ipotizza il governatore del Massachusetts, Deval Patrick. In uscita anche David Plouffe, consigliere particolare di Barack: verrebbe sostituito dall'ex capo dello staff di Joe Biden, Ron Klain.
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