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Questo articolo è stato pubblicato il 20 aprile 2013 alle ore 20:00.
L'ultima modifica è del 20 aprile 2013 alle ore 10:04.

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Ore 19,31. Boldrini e Grasso lasciano Montecitorio per Colle
I presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, hanno appena lasciato palazzo Montecitorio per recarsi al Quirinale dove informeranno il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dell'esito della votazione

Ore 19,28. Boldrini-Grasso a Grillo: inaccettabile parlare di golpe
Il presidente della Camera Laura Boldrini e quello del Senato Pietro Grasso replicano in una nota congiunta alle accuse di Grillo. «La libertà di espressione del dissenso, anche nelle forme più nette, è una delle caratteristiche più preziose e irrinunciabili della democrazia - si legge nella nota -. E le scelte che si compiono in Parlamento sono doverosamente esposte ad ogni critica. Ma non è accettabile che venga qualificato con l'etichetta infamante di "golpe" il percorso limpidamente democratico che ha portato all'elezione del Capo dello Stato».

Ore 19,00. Napolitano giurerà lunedì alle 17
Il giuramento di Giorgio Napolitano si svolgerà lunedì pomeriggio alle ore 17.00. La cerimonia avverrà a Montecitorio alla presenza dei Grandi elettori.

Ore 18,46. Boldrini proclama eletto Giorgio Napolitano
La presidente della Camera Laura Boldrini ha ora proclamato Giorgio Napolitano eletto presidente della Repubblica. Insieme con il presidente del Senato, Boldrini si recherà al Colle per darne comunicazione al Capo dello Stato. Poi il Parlamento tornerà a riunirsi in seduta comune per il Giuramento del Capo dello Stato e il messaggio alla Nazione.

Ore 18,36. Giuramento probabilmente lunedì
L'unica cosa certa è che questa sera i presidenti di Camera e Senato saliranno al Colle per comunicare a Giorgio Napolitano che è stato rieletto per un secondo mandato al
Quirinale. Uffici competenti e giuristi stanno studiando la situazione per capire quale sia sotto il profilo giuridico e procedurale il percorso da seguire, non essendoci precedenti cui far riferimento: non era mai accaduto nella storia repubblicana che un Capo di Stato
venisse rieletto. Napolitano potrebbe attendere la scadenza naturale del mandato, il 15 maggio, per dare inizio al suo secondo mandato. Ma è più probabile che invece scelga di dimettersi prima, anche per assicurarsi un mandato pieno e quindi avere anche il potere di sciogliere le Camere. L'atto formale delle dimissioni verrebbe pubblicato in
Gazzetta ufficiale, probabilmente entro lunedi mattina. Se questa sarà la tempistica, lunedì pomeriggio Napolitano potrà pronunciare a Montecitorio dinanzi alle Camere riunite il giuramento e il discorso di insediamento, e martedi' dare il via alle consultazioni per la formazione del governo.

Ore 18,33. Napolitano rieletto: breaking news in tutto il mondo
«Giorgio Napolitano rieletto presidente dell'Italia". Così, nel giro di pochi minuti, la rielezione al Colle di Napolitano irrompe come 'breaking news' sui principali siti d'informazione mondiali: dalla tedesca Bild agli spagnoli El Mundo ed El Pais, dalla britannica Bbc fino ai francesi Le Figaro e Liberation.

Ore 18,30. Napolitano rieletto con 738 voti
Il capo dello Stato è stato rieletto con 738 voti. Rodotà ne ha avuti 217

Ore 18,15. Raggiunto il quorum: Napolitano riconfermato presidente
È stato raggiunto il quorum di 504 voti per la rielezione del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Applauso lungo e spontaneo in aula alla Camera. Prosegue lo spoglio.

Ore 17,54. Dopo le prime cento schede Napolitano ha il 79% dei voti
Dopo le prime cento schede scrutinate Giorgio Napolitano ha 79 voti. La percentuale è dunque del 79 per cento. Per essere eletto deve raggiungere il quorum della metà più uno dei grandi elettori, pari a 504 voti.

Ore 17, 48. Fassina: Grillo smentisca e si scusi per le sue parole incendiarie
«Grillo parla di golpe smentisca e si scusi perché le sue sono parole incendiarie», ha detto Stefano Fassina, dirigente del Pd, intervistato nel corso dello speciale del TgLa7. «Le parole di Grillo non vanno prese alla leggera perché Grillo è capo di un partito e no stiamo eleggendo un presidente che non gli piace ma lo stiamo eleggendo democraticamente».

Ore 17,46. Squinzi: dispiaciuto per la mancata elezione di Prodi al Colle
Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, si dice «assolutamente» dispiaciuto per la mancata elezione di Romano Prodi al Colle. «È un ciclista come me, dice a margine dell'inaugurazione di uno show room a Bologna.

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