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Questo articolo è stato pubblicato il 20 aprile 2013 alle ore 20:00.
L'ultima modifica è del 20 aprile 2013 alle ore 10:04.
Ore 15,11. La Lega vota Napolitano
«Nella riunione di gruppo abbiamo deciso di votare Napolitano. Lo abbiamo scelto anche come viatico per la formazione di un governo ma ci opponiamo preventivamente a una soluzione Amato. In ogni caso sarà l'ultima votazione alla quale partecipiamo», ha detto il leghista Massimo Bitonci.
Ore 15,06. Sel conferma il voto a Rodotà
I grandi elettori di Sinistra e libertà hanno deciso di confermare il loro voto a Stefano Rodotà e di non convergere su Giorgio Napolitano. «Non è una scelta contro il nome del presidente, ma contro un metodo che porterà al governissimo, che per noi è inaccettabile», spiegano. Sel conta su 45 grandi elettori. I grandi elettori di Sinistra e libertà hanno deciso di confermare il loro voto a Stefano Rodotà e non convergere su Giorgio Napolitano. «Non è una scelta contro il nome del presidente, ma contro un metodo che porterà al governissimo, che per noi è inaccettabile», spiegano. Sel conta su 45 grandi elettori.
Ore 15,03. Inizia la sesta votazione per l'elezione del Capo dello Stato
Ha preso il via alla Camera la sesta votazione per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano può contare sui voti di Pdl, Pd, Lega, Scelta civica. Su Stefano Rodotà convergeranno invece di voti di Movimento 5 stelle e Sel.
Ore 14,59. Bersani: la decisione di votare Napolitano è vincolante
La decisione di votare Giorgio Napolitano per il Pd é «vincolante». Lo avrebbe affermato
Pier Luigi Bersani nel corso della riunione con i grandi elettori del partito.
Ore 14,59. Barca: incomprensibile che il Pd non appoggi Rodotà o Bonino
«Incomprensibile che il PD non appoggi Stefano Rodotà o non proponga Emma Bonino», scrive su Twitter il ministro Fabrizio Barca.
Ore 14,54. Dal Pd sì alla rielezione di Napolitano (un contrario e 4 astenuti)
I grandi elettori Pd hanno votato per alzata di mano sulla conferma di Giorgio Napolitano e la soluzione è passata con un contrario e quattro astenuti.
Ore 14,50. La Russa: dopo Napolitano serve l'elezione diretta
«Quello che non mi piace della candidatura di Napolitano è che è una candidatura di risulta, vista l'incapacità delle forze politiche di fare altrimenti», ha affermato il leader di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa ai microfoni di Radio24. «Avrei voluto invece - aggiunge La Russa - che l'ipotesi Napolitano bis fosse stata presa in positivo, ossia per un percorso che conduca all'elezione diretta del presidente della Repubblica. Solo un presidente che è disposto a dimettersi dopo un anno può garantire che sia attuata una riforma perchè siano i cittadini a scegliere il capo dello Stato».
Ore 14,48. Alfano: il Pdl voterà convintamente Napolitano
Il Pdl voterà per la rielezione di Giorgio Napolitano al Quirinale durante la sesta votazione. A ufficializzare la decisione è stato il segretario del partito, Angelino Alfano, durante l'assemblea dei gruppi. «Noi - ha detto Alfano - votiamo Napolitano. Noi lo votiamo convintamente». L'annuncio è stato accompagnato da un applauso. All'assemblea dei gruppi non ha partecipato Silvio Berlusconi che è atteso a Montecitorio per partecipare alla votazione.
Ore 14,49. Cancellieri: bene la scelta di Napolitano
«Esprimo grande soddisfazione per la decisione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di accettare la ricandidatura alla più alta carica dello Stato. Un gesto di grande responsabilità istituzionale di cui l'intero Paese non può che essergli grato», afferma il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri.
Ore 14,41. Enrico Letta: la decisione di Napolitano è un'ottima notizia
«Bene, una buona notizia. Ottima», è il primo commento del vicesegretario del Pd Enrico Letta alla candidatura di Napolitano. A chi gli domanda se i numeri del Pd per Napolitano ci siano, Letta risponde: «Adesso abbiamo una riunione di gruppo».
Ore 14,30. Cicchitto (Pdl): da Napolitano straordinario senso dello Stato
«Quella di Napolitano è una straordinaria dimostrazione di senso dello Stato, attaccamento alle istituzioni e un contributo decisivo alla tenuta della democrazia nel nostro Paese». Lo dice Fabrizio Cicchitto, del Pdl.
Ore 14,22. Da Napolitano sì alla ricandidatura
Il Capo dello Stato, dopo il pressing dei partiti, ha accettato di ricandidarsi al Quirinale. «Nella consapevolezza delle ragioni che mi sono state rappresentate, e nel rispetto delle personalità finora sottopostesi al voto per l'elezione del nuovo Capo dello Stato - sottolinea una nota del Colle - ritengo di dover offrire la disponibilità che mi è stata richiesta. Naturalmente, nei colloqui di questa mattina, non si è discusso di argomenti estranei al tema dell'elezione del Presidente della Repubblica. Mi muove in questo momento il sentimento di non potermi sottrarre a un'assunzione di responsabilità verso la nazione, confidando che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilità».
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