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Questo articolo è stato pubblicato il 13 maggio 2013 alle ore 10:47.

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14.54 - L'analisi sui conti correnti di Berlusconi e le regalie del ragionier Spinelli
La prima telefonata di Karima al ragionier Spinelli avviene a settembre dopo il fermo in questura di maggio. La minore chiede un aiuto esplicito di denaro -5mila euro-, più volte al telefono, ma il ragioniere prende tempo. Ma poi le vengono accordati e ritrovati nella sua auto in taglio da 5oo euro.

14.10 - Alcuni testimoni costretti a mentire
Nel corso del processo Ruby alcuni testimoni «sono stati costretti a mentire», ha affermato il procuratore aggiunto, Ilda Boccassini, nella requisitoria. Un passaggio dell'intervento del pm che ha fatto "infuriare" l'avvocato Piero Longo, uno dei difensori di Berlusconi, che per alcuni istanti ha interrotto la requisitoria. Boccassini, in particolare, ha citato due testi che, a suo dire, avrebbero detto il falso: la showgirl Miriam Loddo e l'ex consigliere per le relazioni estere di Berlusconi, Valentino Valentini.

13.49 -Ruby ha fatto sesso con Berlusconi traendone vantaggi
«Non vi é dubbio che Karima El Mahroug (Ruby) abbia fatto sesso con l'imputato (Silvio Berlusconi) e ne abbia tratto vantaggio un tornaconto milionario», ha dichiarato il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini, nel corso della requisitoria del processo al tribunale di Milano che vede imputato Berlusconi per concussione e prostituzione minorile. Per questo motivo, secondo il pm, Berlusconi intervenne sulla questura di Milano la notte tra il 25 e il 26 maggio 2010 per far rilasciare la ragazza, fermata per furto, inventando la «colossale balla» che si trattava della nipote dell'allora presidente egiziano Hosni Mubarak.

12.52 - Ruby nipote di Mubarak è stata una colossale balla
La presunta parentela tra Ruby-Karima e l'ex premier egiziano Hosni Mubarak é «una balla colossale» e di questo erano consapevoli anche i funzionari della questura di Milano che trattenevano la giovane e che furono contattati da Silvio Berlusconi per ottenere il suo rilascio. Questo, in sintesi, il pensiero espresso dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini nel corso della sua requisitoria al processo milanese sul caso Ruby.
Prima della telefonata di Berlusconi, c'erano «disposizioni trasparenti sulla necessità di trattenere la giovane marocchina fermata da una volante poche ore prima per furto. Poi, però, sul telefono del funzionario Pietro Ostuni arrivò una chiamata di Berlusconi che chiedeva il rilascio della giovane sostenendo che fosse nipote di Mubarak». Immediatamente Ostuni informò il questore di Milano e, secondo il pm Boccassini, «quando Ostuni chiamò il questore sapeva benissimo che la storia della nipote di Mubarak era una balla colossale». Infatti, ha continuato il magistrato, «la ragazza era stata fermata senza documenti« e tutti gli elementi indiziari raccolti fino a quel momento dimostravano che «viveva come una prostituta».

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