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Questo articolo è stato pubblicato il 26 giugno 2013 alle ore 15:20.
L'ultima modifica è del 26 giugno 2013 alle ore 10:57.

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Lavoro, sgravi per le neo assunzioni e fondo per gli over 50 - Il decreto in 8 punti - Le misure per i giovani - Sul Sole 24 Ore speciale lavoro

Un pacchetto da 1,5 miliardi per favorire l'assunzione di 200mila giovani, soprattutto al Centro Sud. Il rinvio di tre mesi dell'aumento dell'Iva, che sarebbe scattato a luglio. E un decreto legge contro il sovraffollamento penitenziario, che punta a limitare il carcere immediato ai soli condannati in via definitiva «nei cui confronti vi sia una particolare necessità del ricorso alla più grave forma detentiva». Per gli altri "liberazione anticipata", con una riduzione di pena (45 giorni per ciascun semestre) per il detenuto che tiene una condotta regolare in carcere e partecipa fattivamente al trattemento rieducativo. Ampliata anche la possibilità per il giudice di ricorrere, al momento della condanna, a lavori di pubblica utilità, come alternativa al carcere. Sono queste le principali misure adottate dal consiglio dei ministri.

A partire dal via libera al decreto legge per il rilancio dell'occupazione giovanile. È un primo pacchetto di misure, che parte dagli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato degli under-30 (contributi azzerati, ma con condizioni rigide). «Per il pacchetto lavoro - spiega il presidente del Consiglio Enrico Letta nella conferenza stampa al termine del vertice dell'Esecutivo - sono stati stanziati nel complesso 1,5 miliardi tra fondi europei e risorse nazionali». Servirà per «aiutare in un arco di tempo di 18 mesi 200mila giovani, con una maggiore intensità nel Centro-Sud». Con queste misure, sottolinea ancora Letta - l'Italia può «andare al consiglio europeo (domani e venerdì, ndr) forte di argomenti» per una battaglia sull'occupazione giovanile. Sullo sfondo, la necessità di abbattere il cuneo fiscale. Occorre «ripensare gli strumenti della tassazione in modo da sostituirli con forme meno onerose su lavoro e imprese», ricorda il responsabile dell'Economia Fabrizio Saccomanni. «Nelle prossime ore - afferma ancora - saranno date le informazioni relative a tutte le coperture, che sono complesse, perchè utilizzano tutta una varietà di strumenti, di fondi in parte non utilizzati, di fondi europei». Terminata la conferenza stampa, Letta e alcuni ministri si sono recati al Quirinale per informare il capo dello Stato Giorgio Napolitano sulla posizione che l'Italia manterrà al vertice Ue.

Sì del cdm anche al rinvio per tre mesi dell'aumento dell'aliquota Iva dal 21 al 22% («il differimento dell'aumento - spiega il premier - è al 1 ottobre: il decreto andrà in Parlamento e lì si si verificherà la possibilità di un ulteriore differimento». Frena però la Ue: la Commissione europea, spiega il portavoce del commissario agli affari economici Olli Rehn - ha bisogno di capire «come coprire il buco nei conti che si crea con ilrinvio dell'Iva, prima di commentare la misura»

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