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Questo articolo è stato pubblicato il 18 novembre 2013 alle ore 17:06.
L'ultima modifica è del 20 novembre 2013 alle ore 20:38.

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Anche l'Anci Sardegna ha aperto un conto corrente per aiutare i comuni colpiti, chiamato «Emergenza Comuni alluvionati». I dipendenti della «Nuova Sardegna» devolveranno i compensi della giornata di lavoro di ieri a favore delle popolazioni. Il quotidiano attiverà anche un conto corrente aperto a chiunque voglia contribuire.

La Caritas di Oristano ha stanziato 100mila euro e promosso una raccolta di fondi per affrontare l'emergenza nei comuni della provincia, oltre a fornire viveri e abbigliamento. Anche la Consulta Giovani di Oristano sta raccogliendo indumenti e beni di prima necessità e allestito tre punti di raccolta. A Olbia l'associazione di volontariato Anpas, presente in Sardegna con circa 1.500 persone, ha allestito una cucina mobile che già ieri ha sfornato i primi pasti per le centinaia di persone rimaste fuori casa.
Si moltiplicano poi le piccole iniziative organizzate a livello locale da associazioni culturali.

Il bilancio
Tra le 16 vittime accertate dell'alluvione, che ha colpito con più violenza la zona settentrionale dell'isola, figurano anche quattro bambini. In 24 ore é caduta una quantità di pioggia pari a quella di sei mesi. Le zone più colpite dalle forti piogge sono quelle di Olbia e della provincia di Nuoro. Squadre dei Vigili del Fuoco, militari e soccorritori hanno lavorato e continuano a lavorare per prosciugare le aree allagate, liberare cantine e abitazioni, garage, sottopassi e consentire la viabilità. È stato invece trovato in vita uno dei due dispersi nell'alluvione: l'uomo, un allevatore di Torpè, è stato individuato e identificato dalla Protezione Civile ma ha rifiutato di lasciare il suo podere.

I fondi
«Venti milioni di euro sono necessari e indispensabili per le spese immediate, ma per risolvere i problemi non sono sufficienti». Lo ha affermato il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci, ospite de "La telefonata" di Belpietro, sull'emergenza maltempo in Sardegna e le risorse stanziate ieri dal Consiglio dei ministri. Non sono sufficienti «né per uscire dall'emergenza, né per le opere di ricostruzione - ha aggiunto - per recuperare strade, ponti e strutture distrutte». Ieri sera il presidente della Regione Sardegna ha annunciato anche di essere all'opera per attivare il fondo di solidarietà dell'Unione europea. «È un percorso che dipende dal livello nazionale, il prefetto Gabrielli lo conosce bene perché lo ha già attivato in altri casi. Apprezzo molto l'intervento del vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani così quello del Commissario Hahn, che sono amici della Sardegna, come posso certificare dalla loro attività pregressa». «È positivo che oltre alle risorse nazionali e alle poche che possiamo mettere in campo noi - ha detto Cappellacci - si possano unire anche quelle dell'Ue. È positivo mettere a sistema tutte le risorse».

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