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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2014 alle ore 20:15.
L'ultima modifica è del 20 gennaio 2014 alle ore 22:47.

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Ore 18,53. Renzi: Italicum al Senato con clausola di salvaguardia
Matteo Renzi ha proposto alla direzione del Pd di estendere anche al Senato lo stesso modello elettorale della Camera, ma solo come clausola di salvaguardia in attesa della riforma della Camera Alta. «Fermo restando l'impegno a eliminare l'elezione diretta dei membri del Senato, tuttavia, quale "clausola di salvaguardia" occorre inserire delle disposizioni medio tempore applicabili anche per il Senato», si legge nell'allegato alla relazione del segretario che la direzione voterà. «Per il Senato sono quindi stabilite le medesime modalità di assegnazione dei seggi, con le stesse percentuali e soglie di sbarramento della Camera», si spiega. «Per garantire l'elezione a base regionale prevista dall'articolo 57 della Costituzione é stabilito un metodo che assicuri l'attribuzione dei seggi anche del premio sul base interamente regionale - si precisa - più in generale, l'impianto delle norme per il Senato é analogo a quello per la Camera».

Ore 18,30: Franceschini: il Pd non ha mai voluto le preferenze. Sia unito
«Come si fa a mandare in fumo l'opportunità di un segnale perché non ci sono le preferenze?», ha detto Dario Franceschini, alla direzione Pd, sulla legge elettorale. «Il Pd - ha detto a chi critica l'Italicum - non si è mai espresso per le preferenze. Se mai ci fosse lo spazio per modifiche» in Parlamento, «si dovrebbero chiedere i collegi uninominali non le preferenze». «Se anche oggi ci fosse una distinzione nel voto» sulla proposta di Renzi, «mi auguro che tutti insieme dal giorno dopo la sosteniamo, senza tenere aperto un dibattito».

Ore 18,25. Zanda: il doppio turno è elemento di qualità
«La decisione sul doppio turno è un elemento di grandissima qualità della proposta», ha detto il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, nel corso del suo intervento alla direzione del Pd. Zanda ha quindi raccomandato di fare «grande attenzione alla stesura della legge elettorale. Quelle sui sistemi elettorali sono leggi delicatissime - ha aggiunto - ed è certamente bene che vi sia una condivisione generale dei principi, come stiamo facendo qui oggi, ma deve esserci anche l'approvazione definitiva e puntuale di tutti i suoi particolari». Ha chiesto «grande attenzione alle indicazioni della Corte Costituzionale che hanno peraltro messo a fuoco i problemi che il Pd ha sempre sollevato», ha ricordato Zanda precisando che per lui è necessario «evitare il ritorno alle preferenze che in passato hanno agevolato infiltrazioni della criminalità organizzata in politica e fatto lievitare moltissimo le spese di campagna elettorale. Per questo chiedo di prendere seriamente in considerazione l'ipotesi di regolare le primarie per legge, in modo che valgano per tutti i partiti. Questo aiuterebbe ad aumentare il tasso di democrazia del nostro sistema elettorale».

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