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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2014 alle ore 20:15.
L'ultima modifica è del 20 gennaio 2014 alle ore 22:47.

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Ore 18,19. Cuperlo: Renzi ha rilegittimato Berlusconi
«La questione non è di galateo politico o istituzionale. E nemmeno del luogo più o meno simbolico dove gli incontri si svolgono. Ma una cosa è discutere con un leader di una forza politica, altro è stringere un patto politico su questioni di rilevanza costituzionale con un esponente che non era più egemone nel suo campo», ha detto Gianni Cuperlo alla Direzione Pd. «In politica gli stati d'animo contano e noi dobbiamo comprendere lo smarrimento dei nostri elettori di fronte alla piena rilegittimazione politica del capo della destra», ha dichiarato Cuperlo. «Dobbiamo essere animati da una seria disponibilità all'ascolto. Dobbiamo farlo qui e fuori di qui e penso sia saggio accelerare una forma di consultazione degli iscritti», ha detto Gianni Cuperlo alla Direzione Pd. No alle liste bloccate, ha detto Cuperlo.

Ore 18,17. Cuperlo: non si guida così
Gianni Cuperlo prende posizione di fronte alla richiesta del segretario Pd Matteo Renzi di non toccare nulla della impalcatura delle riforme illustrate oggi alla direzione democratica. «Si dice che é tutto deciso con il voto delle primarie dell'8 dicembre? Che altrimenti é come fare esplodere la macchina e boicottare la storica riforma istituzionale? Se si dice questo é inutile convocare la direzione tra quindici giorni. Andate spediti e ci rivediamo a una nuova direzione che riconvoca le primarie la prossima volta. Funziona così un partito? Io spero di no. E credo di no».

Ore 18,07. Cuperlo: la proposta di Renzi non è convincente
«La proposta di riforma della legge elettorale avanzata oggi dal segretario, per una serie di ragioni ancora non é convincente perché non garantisce, allo stato delle cose, né una rappresentanza adeguata né il diritto dei cittadini di scegliere la loro rappresentanza, né una sufficiente governabilità», ha affermato il presidente del Pd, Gianni Cuperlo, nel suo intervento alla Direzione nazionale del partito. «Esistano profili di dubbia costituzionalità che non possiamo ignorare«, ha aggiunto Cuperlo, secondo cui «alzare la soglia per il premio di maggioranza almeno al 40% é una questione da porre, una battaglia da fare«. Inoltre, «dire che se si tocca una soglia salta tutto, non so quanto possa essere convincente come metodo«.

Ore 17,39. Con l'Italicum Pd a vocazione maggioritaria
«La mia idea è di un Pd a vocazione maggioritaria. L'Italicum lo consente, alleanze per vincere e governare», ha detto Matteo Renzi alla Direzione del Pd.

Ore 17,38. Chi non voterà la proposta non vota la proposta di 3 mln di persone
«Chi non voterà la proposta non vota non la proposta del segretario ma di 3 milioni di elettori alle primarie», ha detto Matteo Renzi sfidando i "malpancisti", presentando la sua proposta di riforma elettorale nella direzione del Pd.

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