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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2014 alle ore 14:47.
L'ultima modifica è del 14 febbraio 2014 alle ore 11:39.
Ore 16,21. Letta non ha preso decisioni, attende il voto della direzione del Pd
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, non ha preso alcuna decisione e aspetta che la direzione del Pd si esprima con un voto. Lo riferiscono fonti di palazzo Chigi, dopo l'intervento del segretario Matteo Renzi che ha invitato il partito a votare un documento che promuova la nascita di un nuovo Governo.
Ore 16,12. Cuperlo: chiedo che la direzione non voti
«Assumendo la linea indicata dal segretario, e che il presidente del consiglio ha il compito di valutare, chiedo che la direzione non venga chiamata a esprimersi con un voto», ha detto Gianni Cuperlo alla direzione del Pd. «Anche per evitare un precedente che non appartiene alle democrazie parlamentari», ha detto Cuperlo.
Ore 16,10. Lapsus di Cuperlo: necessaria continuità, no discontinuità
Lapsus di Gianni Cuperlo alla direzione del Pd. Nel manifestare il sostegno della minoranza alla relazione di Matteo Renzi, Cuperlo dice: «il segretario ha illustrato i motivi che lo spingono oggi a ritenere necessaria una continuità». Una impercettibile pausa e dice: «no una discontinuità».
Ore 16,00. Zanda: serve un governo dal profilo innovativo con misure choc per l'economia
«Serve un Governo che possa durare l'intera legislatura», ha detto il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, sposando la tesi del segretario, Matteo Renzi, nel corso della direzione del partito. Il Governo, ha aggiunto deve avere «un profilo politico innovativo che gli consenta di affrontare le emergenze». Per Zanda occorrono misure choc per l'economia.
Ore 15,55. Inizia il dibattito
Dopo il discorso di renzi è iniziato il dibattito. Per ora sono una ventina gli iscritti a parlare.
Ore 15,54. Nuovo governo con obiettivo 2018
La scelta di «nuovo governo è una scelta azzardata, ma può avere senso se hai il coraggio di dire l'obiettivo è il 2018 con riforme elettorali, costituzionali ed il tentativo di cambiare le regole», ha detto Matteo Renzi in Direzione.
Ore 15,54. Uscire dalla palude
«Dobbiamo uscire dalla palude con un progetto di cambiamento radicale e che non suoni come polemica verso chi ha vissuto al Governo quest'anno». Lo ha detto il segretario del Pd, Matteo Renzi, nel corso della Direzione del Pd. «Non possiamo vivere - ha proseguito - nell'incertezza, nell'instabilità e nella palude. Io vi chiedo di uscire dalla palude».
Ore 15,54. Bisogna mettersi in gioco
«Se non ci mettiamo in gioco, non prendiamo i nostri rischi, non ci assumiamo le nostre responsabilità, il lento logoramento delle istituzioni rischia di far perdere all'Italia posizioni in termini di competitività economica e istituzionale», ha detto il segretario del Pd.
Ore 15,53. Serve un rilancio radicale
«Il rilancio radicale che immaginiamo non suoni come polemica verso Letta né dal punto di vista personale nei confronti di Enrico né verso il governo che ha affrontato momenti di grande incertezza e turbolenza nell'ultimo anno», ha detto Matteo Renzi spiegando la sua proposta di governo di legislatura.
Ore 15,52. Pronto ad assumermi il rischio con il vento in faccia
Assumersi la responsabilità di guidare il cambiamento è un rischio ma «la disponibilità a correre questo rischio deve essere presa con il vento in faccia», ha detto Matteo Renzi alla direzione del Pd. E cita «che rumore fa il vento in faccia».
Ore 15,51. Serve un rilancio radicale
Per il segretario del Pd, Matteo Renzi, serve un «rilancio radicale».
Ore 15,50. Ora governo di legislatura per riforme
La seconda scelta possibile, dopo le elezioni, é «un governo di legislatura: é una scelta azzardata e difficile. L'ipotesi di questa trasformazione ha senso se puoi dire a tutti che l'obiettivo é il 2018 e di mezzo ci sono le riforme e il tentativo di cambiare le regole del gioco», ha detto Matteo Renzi
Ore 15,47. Non è un derby, ma un bivio
«Vorrei evitare di perdermi in troppi giri di parole. Qualcuno ha scritto che siamo di fronte a derby, ma noi siamo di fronte a un bivio: da una parte c'è la chiusura della legislatura e il passaggio elettorale, dall'altra trasformare questa legislatura in costituente. Tertium non datur», ha detto il segretario del Pd, Matteo Renzi.
Ore 15,45. Serve un percorso di legislatura
«C'é la necessità e l'urgenza di aprire una fase nuova con un Esecutivo nuovo che si ponga come orizzonte l'intera legislatura». Così il segretario del Pd, Matteo Renzi, leggendo il documento che sarà votato dalle direzione del partito. Renzi ha pure indicato la necessità di portare a compimento la riforma elettorale e quella costituzionale che sono all'esame del Parlamento, ha ringraziato il presidente del Consiglio, Enrico Letta, per il lavoro svolto e ha proposto di «assumere il documento 'Impegno Italia» illustrato ieri da Letta «come contributo» per la futura azione di Governo.
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