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Questo articolo è stato pubblicato il 18 febbraio 2014 alle ore 09:55.
L'ultima modifica è del 18 febbraio 2014 alle ore 23:59.

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Matteo RenziMatteo Renzi

Il presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi ha concluso la prima giornata di consultazioni per la formazione del nuovo governo. Nella Sala del Cavaliere di Palazzo Montecitorio, il segretario del Pd ha incontrato prima i rappresentanti del Centro democratico, del Maie, la Minoranza linguistica Val d'Aosta, il Psi, Pli, Fratelli d'Italia (la delegazione ha annunciato un'opposizione «non pregiudiziale»), Gal e Per l'Italia (Popolari per l'Italia, Udc). A sorpresa da Gal (gruppo in cui convergono 11 senatori provenienti dall'exPdl, da Grande sud e dalla Lega), finora all'opposizione, è arrivata un'apertura di credito. È possibile che una parte del gruppo voterà la fiducia a Renzi.

Poi le consultazioni sono riprese con Svp (Sudtiroler Volkspartei) e Patt (Partito autonomista Trentino tirolese) che hanno ribadito appoggio a un governo Renzi, mentre la Lega ha annunciato voto contrario. Scelta Civica, che entrerà nella compagine governativa, ha fatto sapere che ci sarà un patto di coalzione. Sel ha promesso un'opposizione «non faziosa». Il leader Ncd Alfano ha commentato positivamente la maggioranza che si profila senza Sel. E ha annunciato un vertice di maggioranza domani sul programma. Accanto a Renzi, i fedelissimi Graziano Delrio e Lorenzo Guerini. Le consultazioni si chiuderanno domani con Fi (presente Berlusconi) e Pd. I Cinque Stelle sono orientati a non partecipare alle consultazioni. L'ultima parola la dirà il referendum, riservato agli iscritti, lanciato oggi sul blog da Beppe Grillo (dalle 15.30 alle 22).

Le giornate di giovedì e venerdì saranno dedicate da Renzi alla definizione della squadra. Forse sabato il giuramento, fiducia alle Camere all'inizio della prossima settimana. A confermare questa tabella di marcia, il ministro Delrio. Domanda: Matteo Renzi riuscirà a formare il suo governo? Risposta: «Stiamo lavorando sul programma», che «sarà pronto per il fine settimana». Resta da sciogliere il nodo Economia. Una casella per la quale si fa il nome dello stesso Delrio che però replica secco: «Non è una cosa che commento». Ecco la cronaca della giornata.

Ore 21.00. Renzi ai suoi: tutto marcia spedito
Al termine della prima giornata di consultazioni Renzi si è mostrato ottimista, soprattutto dopo l'incontro con la delegazione del Ncd. «Il clima è stato tranquillo, si è parlato solo di programma e non c'è stato nessun accenno a problemi, né ci sono stati diktat», ha detto il segretario del Pd ai suoi al termine del colloquio. «Tutto marcia spedito», ha assicurato.

Ore 20.05. Alfano: mai la patrimoniale, domani vertice sul programma
«No ad un governo di sinistra o di centro sinistra. Noi vogliamo che nasca con la stessa maggioranza che ha sostenuto il governo di Enrico Letta. È emerso chiaramente che Vendola non c'è', il primo scoglio è superato». Così il leader Ncd Angelino Alfano al termine dell'incontro con il presidente del consiglio incaricato Matteo Renzi. Sui contenuti Alfano dice: «Mai la patrimoniale». E detta le priorità: fisco («più detrazioni per le famiglie»), sburocratizzazione e lavoro («Più si smonta la legge Fornero e più avremo posti di lavoro»). Alfano annuncia un incontro domani pomeriggio una riunione tra le forze politiche di maggioranza per definire la «compatibilità» dei programmi. Quanto ai ministri, al di là dei nomi, Alfano, chiede un «garantista come Guardasigilli». Mentre all'Economia serve una personalità con idee «compatibili con il programma del centrodestra». Restano i nodi. Ncd reclama tre ministeri, l'abbassamento delle soglie di sbarramento previste dalla nuova legge elettorale e il vincolo dell'entrata in vigore dell'Italicum con l'abolizione del Senato elettivo.

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