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Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio 2014 alle ore 16:03.
L'ultima modifica è del 24 febbraio 2014 alle ore 16:30.
La notizia arriva direttamente dal Mobile World Congress inaugurato oggi a Barcellona. WhatsApp offrirà ai suoi utenti un nuovo servizio: le telefonate gratuite via Internet. Lo ha annunciato il ceo Jan Koum, che probabilmente con questo colpo a effetto vuole spostare l’attenzione dall’argomento chiave che da giorni ruota attorno alla sua App: l’acquisto miliardario da parte di Facebook.
Le telefonate su WhatsApp arriveranno molto probabilmente ad aprile, o comunque nel giro dei prossimi tre mesi. Lo sviluppo è già stato testato, e mancano veramente solo i dettagli. Il progetto va avanti da qualche mese, dunque è da escludere che ci sia lo zampino di Zuckerberg.
La tecnologia usata sarà una comunissima VoIP, cioè quella tecnologia che consente le conversazioni telefoniche grazie alla connessione dati. Nessun doppino, nessuna cella Gsm. Tutto grazie a Internet. «Useremo meno banda dati possibile e sapremo come cavarne fuori il meglio. Ci concentreremo sulla semplicità» ha detto Koum.
C’è da dire che nel vasto mondo delle App, un servizio simile è già offerto dalle famosissime Skype e Viber. E sembrano proprio queste due piattaforme quelle puntate da WhatsApp per questa nuova sfida. L’applicazione di messaggistica istantanea più scaricata al mondo ha i numeri e le potenzialità per dichiatare guerra anche a un colosso come Skype (Microsoft), soprattutto in considerazione dello spostamento continuo degli utenti verso il mondo mobile.
Le rassicurazioni del CEO
Intanto, sempre Jan Koum, è voluto tornare sull’argomento Facebook, che ormai da tre giorni tiene banco. Il CEO ha fatto sapere che Whatsapp, a cinque anni esatti dalla nascita dell’azienda, ha toccato oggi la soglia di 465 milioni di utenti, ben 15 in più in più della rispetto alla scorsa settimana: «Siamo sorpresi dalla nostra crescita», e ha poi garantito che non nonostante l’acquisto da parte di Zuckerberg, «non sono previsti cambiamenti nella nostra strategia, su Whatsapp continuerà non esserci pubblicità. E resteremo indipendenti da Facebook».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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