Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 marzo 2014 alle ore 19:30.
L'ultima modifica è del 03 marzo 2014 alle ore 20:56.

My24

Intanto presidente Ue Herman Van Rompuy ha convocato ufficialmente un vertice straordinario giovedì sull'Ucraina per discutere «su come facilitare la necessaria de-escalation della situazione». La riunione dei capi di stato e di governo dei 28 paesi europei avrà inizio in tarda mattinata, alle 11,30, e si prevede una conferenza stampa al termine dei lavori verso le 15. Quanto all'Italia sempre domani alle ore 14, presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio, la ministra degli Esteri, Federica Mogherini, riferirà alle Commissioni esteri riunite di Camera e Senato sui recenti sviluppi della situazione in Ucraina. L'appuntamento sarà trasmesso in diretta sulla webtv della Camera.

Per risolvere la crisi in Ucraina, ha commentato oggi Mogherini, «non esiste l'opzione militare. Il punto è trovare un canale diplomatico con la Russia. La divisione dell'Ucraina sarebbe lo scenario peggiore», ha spiegato il neo ministro del governo Renzi al termine del Consiglio Ue Affari esteri a Bruxelles. «Bisogna evitare un'invasione militare» del Paese e «scenari da guerra fredda».

I ministri degli Esteri dei Paesi Ue hanno concordato che «bisogna utilizzare tutti gli strumenti diplomatici e politici per abbassare i toni» e in particolare «bisogna convincere la Russia a non fare nuovi passi avanti, ma a tornare indietro». Per la titolare della Farnesina «è necessario sostenere gli sforzi diplomatici e supportare un governo ucraino che sia democratico e inclusivo e aiutare la popolazione».

A poche ore dalla condanna del G7 e della Ue contro la Russia che muove le sue truppe in Crimea, la crisi russo-ucraina si va allargando. Oggi presunti soldati russi, armati ma con mimetiche prive di segni di riconoscimento, hanno circondato il centro di intelligence della Marina militare ucraina a capo Fiolent, a Sebastopoli, e il centro approvvigionamenti militari di Bakhcisarai. I soldati ucraini si rifiutano però, al momento, di deporre le armi.

Il conflitto fra russi e ucraini non è però circoscritto alla Crimea. Gruppi filo-russi hanno occupato oggi l'amministrazione regionale di Donetsk, nella parte orientale del Paese, dove la maggioranza della popolazione è russofona. Circa 300 manifestanti filo-russi hanno preso d'assalto l'edificio dell'amministrazione di Donetsk, che è un feudo elettorale del deposto presidente Viktor Yanukovich. Dopo una manifestazione, che ha riunito 3-4mila persone le quali brandivano bandiere russe e urlavano "Russia, Russia!", un gruppo di manifestanti ha rotto i vetri ed è penetrato nell'edificio, occupando alcuni piani. Il comandante della pattuglia di filorussi, Pavel Gubarev, ha annunciato di aver «preso il potere». Gubarev era già stato «eletto» governatore due giorni fa, ma ieri il presidente ucraino ad interim Oleksandr Turcinov ha nominato un governatore non gradito ai filorussi.

Shopping24

Dai nostri archivi