Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 09 luglio 2014 alle ore 07:28.
L'ultima modifica è del 09 luglio 2014 alle ore 07:36.

My24

Brasile

Julio Cesar 5
Più con la mozione degli affetti che con la ragione gli diamo un' insufficienza minima, di stima e non sembri irridente nei confronti del portiere del Triplete interista. Non dimentichiamo che se il Brasile è arrivato alla semifinale della disfatta, lo deve ai suoi balzi nei rigori degli ottavi contro il Cile. Nel secondo tempo per due volte ha impedito a Muller di superare quota dieci reti ai Mondiali. Poi, siamo onesti: con quella difesa davanti che poteva fare di più?

Maicon 4
Del grande incursore d'area di qualche anno fa esiste solo il ricordo. Impalpabile in attacco, in difesa è compartecipe della frana totale. A un certo punto ha persino smesso di rientrare. Certo è il senno di poi, ma non si può non pensare al sacrificato Dani Alves, per via dell'anarchia tattica e della sua scarsa capacità a rientrare in copertura. Visti i risultati, si rimpiange l'assente anche se in quel clima è difficile immaginare esiti diversi.

Dante 4
La squalifica di Thiago Silva lo mette in gioco, ma siamo convinti che ora stia maledicendo quel doppio giallo che lo ha costretto a disputare la partita del record: mai una squadra ha perso con questo punteggio al Mondiale e se questo accade al Brasile fa davvero sensazione. E' finito travolto dalle ondate teutoniche. Lo hanno trovato negli spogliatoi a chiedersi: ma gli avversari in campo erano forse quindici, come al rugby?

David Luiz 3
Un punto in meno perché è da un suo errore di marcatura che parte la sagra del pallottoliere che travolge i carioca. Alla fine il suo volto disfatto è preso tra le mani da Thiago Silva che lo consola. Doveva sostituirlo nel ruolo più delicato di direttore dell'orchestra della difesa e ha completamente fallito. Un disastro senza attenuanti.

Marcelo 5
Pronti via e ti pare il giocatore reattivo che copre bene la fascia di competenza nel Real. Poi anche lui perde le misure e si lascia travolgere, girando come una trottola dentro le triangolazioni avversarie, senza mai pigliare la palla. Nel secondo tempo s'impegna, cerca di partecipare alla riscossa della dignità, ma fa ben poco.

Fernandinho 4
Non pervenuto, come l'intero reparto centrale. Doveva fare sponda e ripartire, ma al secondo gol si perde nella nebbia carioca tra i pianti copiosi sugli spalti.

dal 45°
Paulinho 5
Fa più del compagno, anche perché i tedeschi a quel punto e con cinque reti di vantaggio giocano di rimessa e un poco distratti. Dopo venti minuti al minimo sindacale, prende atto che la partita era finita un'ora prima e partecipa al prosieguo per onor di firma.

Luiz Gustavo 4
Eccolo l'altro perno del centrocampo. Il baffetto delude per mancanza di personalità, quella dote che aveva lasciato intravvedere nelle poco convincenti, ma vincenti prestazioni precedenti. Si dice a giusta ragione che in avanti il Brasile non ha i campioni d'un tempo, ma anche in mezzo non si scherza. Dove sono finiti gli assi che dal 1958 a oggi hanno fatto innamorare del calcio intere legioni di giovanotti?

Oscar 5
All'esordio dei Mondiali contro la Croazia, lo confessiamo, abbiamo avuto un abbaglio. Ecco il giocatore di movimento che manca al Brasile. Spazia dal centro alle fasce, rientra. Poi, dalla seconda partita in poi non s'è più visto, sino all'amarissimo epilogo. Nello strano cocktail preparato per sostituire l'insostituibile, Scolari lo sistema a trequarti, inserendo Bernard sulla fascia. Risucchiato nell'imbuto del poderoso centrocampo tedesco, perde le coordinate. E' vero: lotta, ci prova e alla fine è lui a segnare al 90° la rete che cancella lo zero dal risultato, ma non dal gioco.

Bernard 5
È la sorpresa del giorno e non si può dire che l'impegno manchi, ma non ne indovina una e non c'è la minima intesa con i compagni di reparto. Certo non è facile provare a scuotere l'armata Brancaleone. Fa quel che può, cioè poco, a parte la conquista di qualche calcio d'angolo.

Fred 3
Finisce rannicchiato sulla panchina con il volto grigio di rabbia che ascolta i fischi che si levano dagli spalti ogni volta che il maxi schermo lo inquadra. Non si tratta tuttavia di una brutta prova isolata. Non ha i piedi di un grande attaccante, non è la sponda ideale, non ha senso del gol, tira poco e male. Domanda lecita: perché mai è centravanti della nazionale che dovrebbe incantare il mondo con numeri d'alta scuola? Mistero niente affatto glorioso. Al 70° esce sostituito da

Wilian s.v.
In pochi minuti si fa notare per una quantità non trascurabile di errori d'appoggio e di tiro.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.