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Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2014 alle ore 07:27.
Maxi Rodriguez 7
Di stima e per il coraggio mostrato nel tirare l'ultimo rigore, quello decisivo. Un vero siluro che manda in delirio la tifoseria argentina.
Sabella 7
Non è che in patria lo amino alla follia. Forse per via del gioco così speculativo che ha il suo comandamento nel primo non concedere. Ha Messi, Higuain, Lavezzi e fino all'altro ieri pure Di Maria e gioca tutte le sue carte su una difesa granitica e con lo studio meticoloso dell'avversario al quale non concede spazio nemmeno per far passare uno spillo. Non a caso Mascherano è il suo indiscusso primo attore. Eppure, se dopo un quarto di secolo la selezione argentina torna protagonista, il merito è anche suo. In passato ci hanno provato offensivisti e strateghi senza combinare nulla. Lui è in finale con il suo procedere a fari spenti. Ora gli tocca scalare la montagna tedesca. Un'impresa che pare impossibile alla luce degli incontri di semifinale dove i tedeschi hanno brillato in un incontro epico sia pure al cospetto dei resti del Brasile mentre argentini e olandesi hanno disputato, è onesto dirlo, un incontro nettamente al di sotto delle aspettative e per lunghi tratti noioso, nonostante le insistenze di cronisti tv che pretendono di decantare virtù inesistenti, come se noi spettatori fossimo una compagnia di grulli.Tuttavia mai dire mai, soprattutto se la pulce si risveglierà e Di Maria tornerà a ballare tra le linee difensive. Sarebbe l'apoteosi per questo elegante signore che pare un insegnante di tango e che certo non godrà in terra brasiliana del tifo neutrale. Domenica sapremo la verità.
Arbitro
Cakir (Turchia) 7
Bene l'arbitro che ha lasciato giocare secondo lo stile invalso in questi mondiali e ammonito solo quando la misura era colma e con giudizio equanime. Se la partita è stata brutta non è certo colpa sua: bene anche gli assistenti Dura e Ongun.
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