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Questo articolo è stato pubblicato il 19 marzo 2011 alle ore 10:20.

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Un kit di emergenzaUn kit di emergenza

Cibi e bevande
Il materiale radioattivo è espresso nell'atmosfera sottoforma di minuscole goccioline di umidità. Queste possono essere inalate direttamente nei polmoni, o indirettamente: le particelle sono abbattute dalla pioggia e finiscono nel suolo o in mare e, infine, contaminano colture, la vita marina e anche l'acqua potabile. I cibi più a rischio sono il pesce e il latte. Il latte è particolarmente vulnerabile solo se le mucche pascolano sull'erba esposta alle radiazioni, ma considerato che gli allevamenti industriali tengono le mucche da latte chiuse in un box di pochi metri, sono rari gli allevatori naturali.

Quanto durano le radiazioni?
Tutto dipende dalle particelle radiaoattive liberate. 16 isotopi di azoto sono dissipati in pochi secondi, ma lo stronzio e il cesio, rilasciati quando ci sono danni al nucleo del reattore, possono restare attivi per anni. Il Cesio 137 (rischi di leucemie, cancro ai polmoni e allo stomaco) viene assorbito a livello intestinale in modo rapidissimo; la sua struttura chimica è molto somigliante a quella del potassio, e la maggiore concentrazione si avrà nel muscolo degli animali. Il tempo di dimezzamento fisico del cesio 137 è di circa 30 anni, ma il dimezzamento biologico (cioè il tempo in cui l'organismo ne elimina la metà) è di circa 110 giorni. Lo stronzio viene assorbito dall'organismo che lo fissa immediatamente nelle ossa e ci resta con un tempo di dimezzamento fisico di circa 28 anni. Lo stronzio si concentra anche nel latte degli animali, si dovrà porre quindi attenzione sia nel periodo immediato al latte e ai formaggi freschi, sia nei mesi o negli anni successivi ai formaggi stagionati , seguendo comunque con attenzione l'andamento della radioattività negli alimenti.

Come si misurano le radiazioni?
L'unità di misura per le dosi di radiazione è il Sieverts, o meglio, il millisievert - mSv, millesimi di Sievert. Per rendere meglio l'idea, una Tac produce una dose di circa 6,9 mSv. Picchi di radiazioni emesse dall'impianto di Fukushima hanno toccato i 400 mSv all'ora. Una dose massiccia che probabilmente aumenterà l'incidenza dei tumori almeno del 6%. Le procedure di sicurezza messe in atto da Giappone hanno limitato i 400mSv/h solo per poche ore, fin quando l'International Atomic Energy Agency ha dichiarato un livello di radiazioni pari a 11,9 mSv all'ora. Un livello di 11,9mSv/h, dovrebbe avere una portata inferiore ai 18 miglia.

In Francia
In Francia il ministro dell'Ambiente ha comunicato che le radiazioni di Fukushima potrebbero raggiungere l'occidente, ma senza alcun impatto sulla salute. Il Giappone è un arcipelago ed essendo circondata dall'acqua questa attutirebbe le conseguenze sugli altri paesi. Tuttavia, una grande esplosione potrebbe sprigionare delle polveri radioattive molto in alto e queste potrebbero essere trasportate dal vento attraverso l'oceano e diffondersi nei paesi vicini. Non più tardi dell'anno scorso, comunque, il governo del presidente Nicolas Sarkozy ha lanciato un sito internet in cui vengono descritti zona per zona tutti i rischi a cui sono esposti i cittadini francesi e cosa fare in caso di catastrofe nucleare.

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