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Questo articolo è stato pubblicato il 29 aprile 2011 alle ore 12:41.
Il più grande blackout di internet mai verificato in Italia: questo ha provocato l'incendio che ha interessato la "server farm" di Aruba.it, il principale provider di servizi internet, con sede ad Arezzo. Centiaia di migliaia i siti che hanno acusato il colpo. Le fiamme hanno coinvolto la zona degli «ups» senza intaccare la sala dati, creando disagi ai server internet di aziende che fanno capo ad Aruba.it.
Disagi si sono verificati soprattutto con l'uso della posta certificata di molte aziende. Secondo i vigili del fuoco, che sono stati impegnati per circa tre ore, il principio del rogo sarebbe stato causato da un surriscaldamento. I tecnici stanno lavorando per ripristinare la situazione, ma non sono stati definiti i tempi in cui la funzionalità tornerà alla normalità. Alle 16 due delle tre sale dati sono state ripristinate ma, annuncia l'azienda, il ripristino degli Ups è ancora in corso e in caso di interruzione dell'energia potrebbero verificarsi down imprevisti. In diverse regioni italiane la situazione sta tornando alla normalità. A ripartire per primi sono stati quei siti che hanno un data base più leggero.
Codacons: «Faremo una class action»
Il Codacons sta studiando la possibiilità di intentare una class action in favore dei clienti di Aruba che hanno subito enormi disagi a seguito dell'incendio
. Migliaia di cittadini e di aziende sono tuttora impossibilitati a leggere ed utilizzare la posta elettronica, e numerosi sono i siti internet andati in tilt. Si tratta di un danno economico enorme, difficile da quantificare, soprattutto per chi lavora con la posta elettronica e per chi gestisce la propria attività attraverso il web.
Su Twitter la cronaca , secondo per secondo
Per verificare l'entità dei danni e il numero di siti offline si può cercare tra i tweets con la keyword Aruba che in queste ore si stanno moltiplicando sul social network. Tra i molti che si lamentano anche delle battute spiritose come questa postata da RockInTheMiddle: «#aruba offline? Niente drammi! Dal call center ci rassicurano: tutto arrosto».
I numeri dell'azienda
Aruba, fondata nel 1994, è al primo posto non solo in Italia, ma anche nella Repubblica Ceca e nella Repubblica Slovacca per numero di siti in hosting e di domini registrati. Complessivamente ha 1.650.000 domini registrati e mantenuti; 1.250 siti attivi in hosting; 5.000.000 caselle e-mail gestite, oltre 10 mila server gestiti, 3000 metri quadri di data center.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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