Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 16 giugno 2011 alle ore 08:28.

My24
IBM: cent'anni per 100 miliardiIBM: cent'anni per 100 miliardi

Nel 2003 viene annunciato Blue Gene, una famiglia di supercomputer usata per lo studio del genoma umano, per le previsioni meteorologiche, per simulare l'esplorazione di giacimenti petroliferi. Il National Geographic avvia nel 2005 con IBM il Genographic Project per mappare l'albero genealogico dell'umanità. Nel 2009 la società costruisce a Malta la prima rete nazionale intelligente per l'energia e l'acqua e il sistema per la baia irlandese di Galway, per il monitoraggio e la protezione dell'area marina. Nel 2010, dopo quattro anni di lavoro e milioni di dollari di investimenti, il sistema Watson, che usa una avanzato sistema di Deep Q&A per poter comprendere il linguaggio naturale, ha sfidato l'uomo, battendolo nel famoso quiz "Jeopardy!". Vengono aperte nuove prospettive di applicazione della business analytics: dalla medicina alla pubblica amministrazione, dal commercio alla finanza.

Brevetti e ricerca
In cent'anni di storia, i brevetti depositati da IBM e dai suoi scienziati sono stati più di 76mila (il primo è del 25 luglio 1911). Nel 1932 sono stati superati i 100 brevetti creati in un solo anno, mentre la soglia dei mille è oltrepassata nel 1993. Un crescendo che, secondo i dati dell'IFI Claims patent Services, ha portato Big Blue a produrre l'anno scorso 5.896 brevetti, dei quali il 70% relativo a software e servizi. Una cifra impressionante, superiore alla somma dei brevetti di Microsoft, HP, Oracle, Apple, Accenture e Google. IBM è la prima società a superare i 5mila in un solo anno, e ad assicurarsi il record per numero di brevetti depositati negli Stati Uniti per il 18° anno consecutivo. Con investimenti in R&S che ammontano a oltre 6 miliardi di dollari l'anno, e più di 6mila scienziati al lavoro in 9 centri di carattere globale, distribuiti in sette paesi (Usa, India, Cina, Giappone, Brasile, Israele e Svizzera), 60 laboratori nei cinque continenti, 25mila sviluppatori. E ancora 5 premi Nobel, 7 U.S. National Medal of Technology, 5 National Medal of Science.

Dati finanziari
Nel 2010 i ricavi hanno sfiorato i mille miliardi di dollari (99,9 per la precisione), in crescita del 3% a tasso di cambio costante rispetto al 2009. L'utile netto, pari a 14,8 miliardi di dollari, è il più alto nella storia della compagnia e corrisponde a un utile per azione di 11,52 dollari, a fronte degli 11 previsti dalla "roadmap". L'incremento dell'utile per azione, pari al 15%, è a due cifre per l'ottavo anno consecutivo. E tra i principali indicatori di performance, si registra la crescita, per il settimo anno consecutivo, del margine di profitto lordo (46,1%) e della liquidità di cassa, con un valore record di oltre 16,3 miliardi di dollari.

Ceo, successioni e guadagni
Sam Palmisano, dicono da IBM, "ha deciso di rivisitare i nostri valori di base, ma non in modo tradizionale, con un approccio top-down, sarebbe stato impensabile oltre che inefficace". Palmisano guida Big Blue dal 2002, e da allora si è liberato delle unità con scarsi margini di profitto e trasformato la società in un gigante dei software e dei servizi. Nel 2010 il suo bonus è quasi raddoppiato (9 milioni rispetto ai 4,8 del 2009), e tutto il suo pacchetto retributivo è cresciuto del 30 per cento: compensation pari a 31,7 milioni di dollari, in confronto ai 24,3 milioni del 2009, e stipendio annuo di 1,8 milioni, lo stesso dell'anno precedente. Ma ora il Ceo pensa già al suo successore, perché si avvia verso i 60 anni, che compirà a luglio. Secondo il Wall Street Journal, la candidata più accreditata è Virginia Rometty, 53 anni, attuale responsabile vendite, sotto la cui direzione il giro d'affari di Big Blue è cresciuto del 5,8% negli ultimi tre trimestri.

Gli altri due candidati alla successione di Palmisano sono Rodney Adkins, vicedirettore delle attività di hardware, e Michel Daniels, a capo della divisione tecnologica che nel 2010 ha generato il 57% del fatturato dell'azienda. Ma forse Daniels, 57 anni ad agosto, potrebbe essere ritenuto troppo vecchio. Chiunque salirà al ruolo di Ceo, dovrà raccogliete l'eredità di Palmisano (come lui aveva raccolto quella di Lou Gerstner, l'artefice della rinascita di IBM a partire dal 1993), affrontare la scarsa redditività dei servizi di outsourcing e la volatilità dei mercati emergenti in Africa e medio Oriente, dove nel 2015 l'azienda intende ricavare il 30% delle proprie entrate, cioè il 215 in più della fine dello scorso anno. Tenendo sott'occhio, per quel che riguarda il software che ormai guida i profitti della società, la concorrenza di giganti come Oracle e Google.

Shopping24

Dai nostri archivi