Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 08 luglio 2011 alle ore 15:02.

My24

Si moltiplicano i post in rete degli utenti di Aruba.it - che lo scorso 29 aprile andò in tilt per un incendio - che si lamentano per un nuovo crash della piattaforma durato un paio d'ore e non ancora completamente risolto. Aruba è considerato uno dei più principali Internet Service Provider italiani che offre servizi di registrazione domini, hosting, server dedicati e conta tra i suoi clienti anche Mondadori e Vodafone.

Non sono ancora chiari i motivi di questo crollo, l'azienda non ha ancora dato nessuna comunicazione ufficiale, ma nel frattempo su Twitter e Facebook - tra i tanti messaggi la minaccia della migrazione verso Amazon- si sono scatenate le proteste e lo sconcerto di tanti utenti e proprietari dei siti web ospitati sulla piattaforma. Non mancano poi le battute di spirito dettate dall'esasperazione: «Avete scoperto cosa è successo questa volta ad #aruba? terremoto, alluvione, tromba d'aria, tsunami?», «Aruba anticipa l'Agcom rendendo inaccessibili milioni di siti italiani» oppure «Oggi pomeriggio il PIL italiano guadagnerà un +2% grazie ad #Aruba» e «Senza #Aruba e senza #Berlusconi: ma di cosa parlereste tutti i giorni! Pentitevi!!».

Adoc: «Chiederemo il risarcimento per il danno subito»
L'Adoc, una delle associazioni a difesa dei consumatori, ha già attivato il suo pool di legali per valutare la possibilità di un risarcimento del danno subito, non escludendo un'eventuale class action a tutela degli interessi degli utenti. Il presidente Carlo Pileri invita i proprietari di siti di e-commerce e servizi al pubblico che hanno subito il black out a inviare la documentazione, con annessa quantificazione del danno subito alla società Aruba e all'Adoc per conoscenza.

Le foto dell'incendio dei server dell'aprile scorso

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi