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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2011 alle ore 09:47.

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Ai coleotteri piacciono le bottiglie di birraAi coleotteri piacciono le bottiglie di birra

Ebbene sì, lo sbadiglio della tartaruga dalla zampe rosse, a differenza di quelli dell'uomo, non è contagioso; il rafano, oltre ad accompagnare degnamente il sushi, potrebbe salvarvi la vita, e i carri armati sono un mezzo efficace per impedire alle auto di lusso di parcheggiare dove vogliono.

Inoltre sappiate che ci sono decisioni che prendete meglio quando vi scappa la pipì ma anche decisioni che prendete peggio, se siete spinti dalla stessa urgenza. E non sorprendetevi se vedete uno scarabeo su una Guinness: è stato finalmente svelato il mistero del come e perché certi coleotteri tentino (si suppone senza riuscirci) di accoppiarsi con le bottiglie di birra.

Se le nostre conoscenze scientifiche si sono arricchite in un colpo solo di tutte queste scoperte (e di molte altre ancora) è merito dell'edizione 2011 dei premi Ig-Nobel 2011, i premi per le ricerche (vere) che "prima fanno sorridere e poi pensare" che ogni anno vengono assegnati dalla rivista "Annals of Improbable Research".

La cerimonia di consegna dei riconoscimenti di quest'anno, come sempre solenne e divertente insieme, si è svolta la sera di giovedì 19 settembre al Sanders Theatre della Harvard University. Esauriti da tempo i 1.200 posti riservati al pubblico, tutti gi appassionati della scienza semiseria e degli studi accademici capaci di strappare anche una risata si sono incontrati sul web, dove l'evento è stato trasmesso in diretta (ma in Italia era notte fonda, se volete rivedere la serata è già disponibile in versione integrale sul sito della rivista).

Lo scopo del premio è quello di provare a scherzare tutti insieme su alcune delle indagini condotte da serissimi scienziati di tutto il mondo che, come dice il nome della rivista, appaiono quanto meno improbabili, se non proprio ridicole. E che però gli organizzatori non vogliono tanto mettere alla berlina, quanto trasformare in un'occasione per discutere in maniera disincantata dei limiti e delle pretese della scienza.

Come sempre, i vincitori erano stati tutti invitati a ricevere personalmente il premio e anche se hanno dovuto pagarsi le spese di viaggio, la maggior parte ha accettato di esserci. Un altro momento di notorietà come questo, d'altra parte, difficilmente potrà capitargli a meno di essere chiamati dall'Accademia delle Scienze di Stoccolma per i veri Nobel (in un caso, in passato, è capitato). E comunque sul palco del teatro di una delle Università più famose del mondo quelli che si sono presentati hanno potuto anche stringere la mano proprio a sei Premi Nobel invitati dagli organizzatori, dall'anziano Dudley Herschbach, premiato per la Chimica nel 1986, all'economista Peter Diamond, Nobel nel 2010. Ma hanno potuto conoscere anche colleghi insigniti degli Ig-Nobel nel passato e che hanno accettato di tornare, dimostrando che, in fondo, almeno la maggior parte degli scienziati ha capito perfettamente l'ironia di questi premi e non si adonta per la nomination, anzi.

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