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Questo articolo è stato pubblicato il 13 ottobre 2011 alle ore 12:15.

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Con un essenziale comunicato Research in Motion ha ufficializzato la ripresa del servizio di push email. La piattaforma è tornata operativa, dopo tre giorni di anomalie e disservizi che hanno provocato le reazioni, spesso irose, degli utenti europei e degli altri Paesi coinvolti. "From 6am BST today, all services across Europe, the Middle East and Africa, as well as India, have been operating with significant improvement. We continue to monitor the situation 24x7 to ensure ongoing stability. Thank you for your patience".

Dunque, l'azienda canadese ha confermato che i server sono tornati in funzione da questa mattina. Non solo, sono stati approntati «significativi miglioramenti» al servizio e comunque Rim promette di essere in costante monitoraggio per gestire la situazione. Tanto che all'indirizzo http://uk.blackberry.com/serviceupdate/ sono pubblicati regolari bollettini sull'andamento dei servizi targati BlackBerry. Questa l'anelata conclusione di un blackout inatteso che ha lasciato dai 30 ai 40 milioni di utenti (circa la metà degli utenti di Rim) senza connettività negli scorsi giorni, con anche qualche scena di isteria su Facebook e Twitter.

Il problema è che nel frattempo analisti e addetti ai lavori, oltre che il pubblico, hanno iniziato a farsi domande sulla tenuta del servizio, nonostante le rassicurazioni di Research in Motion. Va detto che non è mai successo un fatto di questo genere nella storia dell'azienda, dunque deve essere accaduto qualcosa di veramente impegnativo. Però la tempistica non aiuta i Blackberry: la concorrenza di Android è sempre più agguerrita, l'iPhone 4S è dietro l'angolo, la dirigenza è sotto esame e gira già voce che i gestori telefonici possano chiedere i danni per i disservizi ai loro abbonati. Così come le aziende che si sono ritrovate loro malgrado senza push email. Sotto accusa sono non tanto gli smartphone quanto l'infrastruttura, unica nel suo genere per sicurezza ed efficienza e per questo così diffusa. Su questo punto Research in Motion avrà parecchio da lavorare per fare dimenticare i tre giorni di blackout. Ed è per questo che Mike Lazaridis in persona ha deciso di porgere attraverso YouTube le scuse ufficiali per i diservizi causati negli scorsi giorni. Un video di circa un minuto e quaranta nel quale il ceo e fondatore di Rim chiede più volte scusa, dicendo che «sappiamo che voi vi attendete di più da noi» e sottolineando come i BlackBerry non hanno mai subito interruzioni da quando sono attivi, dal 1999. «Mi sono sempre impegnato per offrire un servizio affidabile e di alta qualità. Ma non abbiamo raggiunto questo obiettivo», dice Lazaridis riferendosi alla settimana di blackout tutt'ora in corso.

Già perche il ceo spiega come la piattaforma sta riprendendo a lavorare regolarmente, ma non sa stimare quando il pericolo di ulteriori problemi possa considerarsi passato e gli utenti potranno accedere senza problemi al sistema di push email. «Ora non ho stime o date da fornirvi ma vi terremo in costante aggiornamento su come procedono le attività», conclude scusandosi Lazaridis. Il video dà la misura di quanto l'azienda canadese sia stata colpita da questo inatteso problema.

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