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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2011 alle ore 13:17.

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Groupon debutta in Borsa con un balzo di oltre il 50%. Alla vigilia ha aumentato il prezzo a 20 dollari, da una forchetta tra 16-18 dollari. È una decisione presa dopo la pioggia di sottoscrizioni che ha superato di dieci volte l'offerta disponibile. Raggiunge una valutazione di 12,6 miliardi dollari: diventa, quindi, il secondo sbarco più grande di una internet company dopo la quotazione di Google dieci anni fa.

E per gli analisi è un banco di prova dove capire se è emersa una bolla hitech. I titoli vengono scambiati oggi a New York con il simbolo GRPN.

Groupon abilita la vendita di tagliandi promozionali su internet, segnalati come "offerte del giorno" (daily deal) attraverso un messaggio quotidiano che arriva sulla posta elettronica. Per esempio, se gli utenti comprano il "coupon" di un ristorante ricevono uno sconto. A fare la differenza è stata soprattutto l'intuizione di puntare sugli acquisti in gruppo nelle città, attraverso accordi con le attività commerciali locali. Tre anni fa è partito da Chicago per espandersi prima negli Stati Uniti e poi in Europa, Asia e America Latina. A fondarlo è stato un giovane imprenditore, Andrew Mason: al primo tentativo aveva fallito con il lancio di un sito di ecommerce. Ma alla seconda chance ha trovato la strada per crescere e ha visto decollare i suoi utenti. E a 30 anni può diventare milionario dopo la quotazione in Borsa. Secondo le stime di Bia/Kelsey il mercato dei "dealy deals" ha raggiunto 873 milioni di dollari l'anno scorso.

Ma è aperto il dibattito sugli sviluppi dei prossimi mesi. Soprattutto all'estero si moltiplicano cloni che hanno replicato la piattaforma per coupon digitali. Inoltre le attività commerciali locali aderenti alle promozioni sono alla ricerca di strategie per incoraggiare i clienti a tornare dopo aver acquistato i tagliandi. Groupon deve affrontare anche la competizione con colossi di internet come Facebook e Amazon negli Stati Uniti. E Google ha accelerato il passo nei "daily deal" accessibili da cellulari con il varo di Offers su Android. Ma nei prossimi mesi sono attese al primo ingresso sui listini altre internet company, a partire dalla software house di videogiochi Zynga e da Facebook.

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