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Questo articolo è stato pubblicato il 22 dicembre 2011 alle ore 19:36.
I sistemi di riconoscimento vocale. Da Siri, a Google Voice fino a Kinect. Se l'anno scorso il boom era toccare i display, con il dito, con la penna con la mano. Quest'anno e forse l'anno prossimo il trend sarà quello di parlarci assieme. Ammesso che abbiano qualche cosa da dire. Il sogno di un sistema capace di capire quello che diciamo e rispondere in modo coerente anima le notti di vent'anni di storia della tecnologia.
Pronuncia, inflessione della voce, dialetto, modi di dire sono sono un parte della complessità di questa equazione che deve ricorrere anche alla semantica anche solo per "capire" le nostre intenzioni. Quest'anno però Siri della Apple, l'applicazione Google Voice per sistemi Android e il miglioramento del riconoscitore vocale di Kinect rappresentano tre interessanti traiettorie di ricerca per questa tecnologia. In primo luogo perché per la prima volta si è riuscita a portare questi sistemi sul mercato a prezzi contenuti. In secondo luogo perché nonostante qualche errore di troppo funzionano. Anzi, stupiscono come nel caso dell'umorismo dottorale di Siri.
Il cloud computing. Non è un mistero che le nostre identità e quelle delle aziende sono sempre più online. La "nuvola" dopo tre anni di annunci è diventata ben visibile anche sui cieli italiani. I tecnologi sono convinti che sarà, anzi è il paradigma del futuro. Una via obbligata, un piano in discesa: risporse informatiche, servizi, memoria e software disponibili via internet come fossero corrente elettrica. Si paga in base al consumo, senza la necessità di dover possedere (e manutenere) computer supercostosi. I risparmi non solo per le grandi ma anche per start up e piccole imprese sono chiari.
Resta qualche cosa da risolvere a livello di armonizzazione delle norme. Passando agli utenti, come non ricordare forse l'ultima eredità di Steve Jobs, l'iCloud il servizi di cloud computing che sincronizza dati, foto, documenti, indirizzi tra tutti i prodotti Apple. Oppure, per chi è a suo agio anche senza usare prodotti con la Mela sopra, va segnalata la diffusione di Dropbox e servizi simili, come SkyDrive di Microsoft. Una eredità che qualcuno legge come una precisa indicazione del futuro prossimo del computing.
Grandissimi protagonisti del 2011 sono stati i social network.
- Twitter è il nome del momento. Negli Stati Uniti è diventato un fenomeno già da qualche anno. In Italia la crescita è invece molto recente. Dati ufficiali non ce ne sono, ma secondo Vincos blog a ottobre gli utenti erano circa 2 milioni e mezzo, oltre il doppio rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. I follower, però, sono molto aumentati negli ultimi due mesi, dunque è possibile che oggi la stima sia sottodimensionata. Twitter funziona per il tempo reale, premia frasi asciutte (non si possono scrivere più di 140 caratteri) e che si fanno notare.
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