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Questo articolo è stato pubblicato il 22 dicembre 2011 alle ore 19:36.
L'obiettivo, per chi lo usa in modo attivo, è farsi retweetare e aumentare il più possibile il numero dei follower. Si può anche scegliere, al contrario, un uso più timido, limitandosi a seguire i propri idoli. Non a caso quest'anno l'elenco di star italiane che sono sbarcate sul social network è molto lungo.
- Se Twitter è il fenomeno mediale, Facebook si conferma potentissmo intrattenitore (850 milioni di persone). In Italia gli utenti attivi almeno una volta al mese sono 21 milioni, 13 milioni ogni giorno. I dati, gli ultimi disponibili, sono di ottobre e dimostrano una crescita rispetto ai 20 milioni di giugno. L'arrivo di Timeline, la nuova pagina profilo che racconta la vita degli iscritti con date, foto e video, segna una distanza ancora più netta da Twitter. Facebook è un luogo più personale, ludico e conserva la memoria di ogni nostra azione. Resta da vedere quale sarà la reazione degli utenti: in genere a ogni modifica ci sono grandi proteste, ma gli iscritti aumentano. Staremo a vedere, aspettando la quotazione in borsa.
- Senza dimenticare Google Plus. Il social network di Mountain View non sembra scaldare grandi entusiasmi, però l'azienda può sfruttare l'integrazione con il sistema operativo mobile Android.
- Secondo l'ultimissimo rapporto Comscore, chi naviga passa uno su cinque minuti sulle reti sociali. Anche in termini di entertainment l'erosione ai danni della tv potrebbe toccarsi con mano già dall'anno prossimo. Pensiamo anche sola al fatto che i produttori di televisori per vendere si sono inventati la social tv.
Tablet e ultrabook. I tablet si sono diffusi a macchia d'olio. Hanno rosicchiato quote di mercato ai personal computer, però sono altra cosa. Ottimi per il browsing e un uso più maturo di internet grazie all'esplosione delle applicazioni. Stumenti di consumo, meno, molto meno, di produzione. Mostrano i propri limiti in termini di memoria e produttività. Ed ecco che arrivano gli Ultrabook: supersottili, leggerissimi e di gran stile. Fanno il verso un po' ai tablet e un po' ai notebook di design. L'intuizione l'ha avuta ancora una volta il defunto Steve Jobs con il MacBook Air. Acer, Toshiba, Asus e altri ancora ci hanno pensato un po' e poi hanno seguito l'esempio proponendo macchine ancora migliori sotto alcuni aspetti. L'idea e la vocazione dietro a questi computer-che-si-fanno-notare è quella di non sacrificare il lavoro. Di poter "montare" anche programmi più "ingombranti". Poi in certi casi una tastiera al posto del display tattile fa davvero la rifferenza.
E gli ebook? In Italia i numeri sono minimi. Secondo l'Associazione italiana editori nel 2011 il valore totale del mercato dovrebbe raggiungere circa 3 milioni di euro, ovvero circa lo 0,1% del mercato complessivo del libro). Molto poco, ma quasi il triplo rispetto a un anno fa. Il 2011 è finito con una novità importante per il settore: l'apertura del Kindle Store italiano. E su Amazon.it il primo Kindle arrivato in italia risulta l'oggetto più venduto. Ne parliamo nel 2012.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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