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Questo articolo è stato pubblicato il 26 febbraio 2012 alle ore 16:04.

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Le connessioni a internet con telefoni cellulari, tablet e pc con chiavetta stanno per fare un importante salto di qualità. Dopo Gsm e Umts dovremo abituarci all'Lte. Il nuovo standard consente una velocità teorica di scaricamento dati di 100 megabit al secondo, contro i 42 dell'Umts evoluto. La seconda generazione, che arriverà tra qualche anno, arriverà fino a 1 gigabit al secondo. Significa, per l'utente, guardare un video in alta definizione in streaming. Per le imprese rinnovare la qualità del lavoro gestibile in mobilità.

"Il telefono diventerà davvero un pc. Arriveranno applicazioni complesse che cambieranno il modo di lavorare. Un geometra, per esempio, potrà condividere direttamente i suoi disegni online, la forza vendita avrà nuove soluzioni e così via" dice Roberto Opilio, Responsabile Technology di Telecom Italia.

Telecom Italia, che per l'acquisizione delle frequenze ha investito 1 miliardo e 260 milioni di euro, ha avviato nelle scorse settimane le sperimentazioni con gli utenti. A breve toccherà a Roma e Milano. Il debutto vero e proprio nel 2013. Al lavoro c'è anche Vodafone, con le prime sperimentazioni, poi Wind e H3G.

Lte sarà una delle parole chiave del Mobile Word Congress, la più grande fiera della tecnologia mobile che si apre domani a Barcellona. I produttori presenteranno smartphone e tablet in grado di supportare questa tecnologia che negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei, come la Germania e i Paesi nordici, è già a buon punto. Il passaggio è significativo per superare il gap digitale che caratterizza il nostro Paese.

"In Italia il 96% della popolazione è coperto dalla banda larga adsl fissa e hsdpa mobile (evoluzione dell'Umts, ndr) – spiega Roberto Triola, responsabile ufficio studi di Confindustria digitale -. Il problema, come segnalato dall'Istat, è la mancanza di capacità di uso degli utenti. Il rimanente 4% della popolazione residente in aree in digital divide sarà coperto nei prossimi anni grazie ai nuovi servizi di banda larga mobile resi possibili dalla rete Lte: parliamo di 2,5 milioni di persone". In particolare l'Lte consentirà di coprire 4500 comuni oggi in digital divide. Un percorso imposto dall'agenda digitale europea.

Secondo le stime della Banca mondiale una crescita della diffusione della banda larga del 10% si traduce in un incremento del pil dell'1,2%. In Italia la filiera dell'Ict è composta da 115mila imprese con un valore aggiunto di 45 miliardi, pari al 4% del pil. "Sulla parte elettronica della rete stanno lavorano le grandi multinazionali, mentre il trasporto della fibra nelle stazioni radio e il lavoro di tipo infrastrutturale sui siti viene fatto da imprese italiane sul territorio" continua Opilio.

L'ultimo dei problemi dovrebbe invece essere la diffusione di telefonini intelligenti, visto che in Italia, secondo gli ultimi dati dell'Osservatorio mobile marketing & service della School of management del Politecnico di Milano, oggi ci sono oltre 20 milioni di smartphone, pari al 42% del totale di cellulari. La fiera di Barcellona vedrà tra i protagonisti grandi nomi come Samsung, Nokia, Microsoft, Nvidia, Qualcomm, Intel. Ma l'ecosistema della mobilità porta valore a diverse industrie. Nel 2011 l'economia italiana delle applicazioni, ovvero i piccoli software scaricabili sugli smartphone, valeva 60 milioni di euro (si veda Il Sole 24 Ore del 15 febbraio). Al Mobile world congress diverse aziende italiane presenteranno i loro prodotti e servizi. E' il caso di Onda Communication, azienda di Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone, nata 8 anni fa che oggi ha sedi in tutto il mondo. Offre soluzioni per la connettività mobile: telefoni cellulari, chiavette usb e tablet.

Quando si parla di smartphone e tablet non si può non citare Stmicroelectronics, visto che l'azienda italo-francese è responsabile di parte delle rivoluzione introdotta da iPhone e iPad di Apple. Il giroscopio sviluppato in Italia da Stm è il responsabile della caratteristica rotazione delle immagini dello schermo che ormai viene adottatata da tutti i produttori di telefonini. Nella maggior parte dei casi la tecnologia dietro il display è di Stm. A Barcellona l'azienda presenterà alcune novità, come la possibilità di localizzare un telefono anche quando si è in ambiente chiuso, senza segnale Gps, e di stabilizzare la fotocamera grazie al giroscopio, consentendo di ottenere immagini migliori.

luca.salvioli@ilsole24ore.com

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