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Questo articolo è stato pubblicato il 16 marzo 2012 alle ore 09:41.

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(Ap)(Ap)

Al via le vendite del nuovo iPad: arriva in dieci nazioni, a partire dall'Australia, dove i fan hanno atteso davanti ai negozi in lunghe code. E dopo l'acquisto hanno inviato i primi messaggi sul social network twitter con i commenti. Apple ha iniziato ad accettare le prenotazioni a partire dal sette marzo. Chi richiede adesso il tablet dovrà aspettare due o tre settimane per averlo, negli Stati dove è acquistabile. In Italia sarà nei negozi dal 23 marzo (di Luca Dello Iacovo).

NEW YORK - Per arrivare da quota 500 a 600 ci ha messo soltanto 22 giorni di trading. Ben meno dei 32 che le erano serviti per scalare i precedenti cento dollari. La marcia finora inarrestabile di Apple in Borsa è in queste cifre: la società di Cupertino, orfana del suo ispiratore e co-fondatore Steve Jobs, non ha perso colpi e non ha oggi rivali per capitalizzazione di mercato, vicina al 550 miliardi. Il suo titolo, che dall'inizio dell'anno ha guadagnato circa il 45%, rappresenta ormai un quinto dell'intero indice Nasdaq.

La soglia dei 600 dollari, per ora, è stata raggiunta solo temporaneamente. Sul finire della seduta il titolo non è riuscito a difenderla, chiudendo in leggero ribasso. Ma l'assalto alla vetta a Wall Street, mai superata prima, è stato ugualmente indicativo dell'ottimismo che regna sulla società tra molti investitori. E ha accompagnato un assalto parallelo: quello ai negozi Apple – e non solo - per il debutto del suo ultimo prodotto hi-tech, la nuova generazione dell'iPad.

Il debutto è arrivato tra auspici incoraggianti. Code ormai abituali per le novità della Apple erano previste fin dall'alba di questa mattina in paesi ai quattro angoli del mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, dall'Australia alla Svizzera. Di sicuro Apple spera: le vendite del tablet più veloce e con schermo ad altissima definizione, presentato la scorsa settimana dal chief executive Tim Cook, saranno cruciali per sostenere sia i bilanci che lo slancio del titolo a Wall Street.

IPad e iPhone generano ormai buona parte dei profitti e delle vendite del gruppo: nei tablet Apple vanta una quota di mercato del 60%, dominante anche se la concorrenza sta aumentando. Stando ad alcune ipotesi della vigilia, venerdi' potrebbero essere venduti almeno un milione di nuovi iPad, rispetto ai trecentomila del primo debutto assoluto del prodotto nel 2010. E nel corso del primo fine settimana si rincorrono attese di svariati milioni di esemplari venduti.

La rapida marcia al rialzo di Apple in Borsa ha portato nuovamente alla ribalta le ipotesi che la società potrebbe ambire ad avvicinarsi allo storico traguardo di una market cap da mille miliardi. A condizione, avvertono i più prudenti, che sappia mantenere in futuro il passo dell'innovazione e dei successi. Il titolo, quotato a un multiplo considerato ragionevole di circa 12,5 i profitti attesi, potrebbe tuttavia avere ulteriori margini per avanzare anche grazie al «tesoro» accumulato in contanti dall'azienda, pari a cento miliardi di dollari. Un tesoro che gli azionisti credono possa essere in parte speso versando un dividendo, scelta non esclusa dagli stessi vertici del gruppo nel corso della più recente assemblea annuale dei soci. Numerosi analisti vedono così le quotazioni pronte a veleggiare di ulteriori cento e più dollari, dai 600 verso i 700 dollari. Piper Jaffray ha alzato ieri il target per i titoli Apple fino a 718 dollari dai 670 dollari precedenti, citando anzitutto i punti di forza dell'azienda: le prospettive di sviluppo sia del mercato dei tablet che di quello degli smart phone.

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