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Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2012 alle ore 15:32.

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Ci troviamo a gestire decine di account diversi online: posta elettronica, conto corrente bancario, acquisti, social network e così via. Non appena non usiamo un servizio per qualche mese ritrovare nella memoria la password è impresa ardua. A meno che non si usi sempre la stessa. Il che è sconsigliabile per evitare intrusioni. Ecco perché c'è chi la conserva sul pc o il telefonino, altra azione da evitare perché chi entra nel nostro dispositivo accede a tutto quello che c'è dentro.

Uno dei consigli di Google è usare una frase che contenga un riferimento al sito che stiamo utilizzando. Per la mail, per esempio, la frase «Gianni mi spedisce sempre un messaggio divertente» può diventare una password complessa usando le iniziali di lettere e numeri: Gmss1md.

La password è uno degli aspetti presi in esame nella campagna "Buono a Sapersi" lanciata in Italia da Google con la Polizia Postale e delle Comunicazioni. Arriva in Italia dopo Inghilterra e Stati Uniti e viene accompagnata da una campagna pubblicitaria che durerà due settimane. Secondo una ricerca commissionata dall'azienda a Duepuntozero Doxa le maggiori paure degli utenti rispetto a internet sono legate alla sicurezza delle proprie informazioni. Il furto di identità viene considerata la principale minaccia.

Il progetto, nella sua declinazione online fatta di testo e video, spiega in maniera semplice alcuni termini di uso frequente e comprensione rara come malware, phishing, cookies eccetera. Una parte è dedicata anche ai tool specifici di Google che consentono un maggiore controllo dei dati con i servizi dell'azienda di Mountain View: Google Dashboard, per gestire tutte le informazioni associate al proprio account Google, Google Takeout, per portare i propri dati fuori dai servizi Google, SafeSearch per filtrare i risultati per adulti e altro. «E' necessario ma non sufficiente dare strumenti agli utenti, dobbiamo fare in modo che siano anche conosciuti» ha spiegato durante la presentazione Simona Panseri, direttore comunicazione e public affairs di Google Italia.

I colossi online come Facebook e Google sono spesso finiti nel mirino di utenti e authority per la gestione dei dati personali. La nascita di strumenti ad hoc e ora una campagna di formazione hanno certamente un valore di immagine per Google, ma va detto che gli accorgimenti sono utili e molto meno conosciuti di quanto si possa pensare.

Marco Valerio Cervellini, della Polizia Postale, ha detto che la collaborazione con Google va avanti dal 2010 e nel nuovo anno scolastico 2012/2013 ci saranno incontri una volta al mese in tutti i capoluoghi di provincia italiani nelle scuole che faranno richiesta all'indirizzo: progettoscuola.poliziapostale@interno.it. Il progetto coinvolgerà 450mila studenti, oltre ad insegnanti e genitori.

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