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Questo articolo è stato pubblicato il 19 luglio 2012 alle ore 10:47.

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Il count down è ufficialmente iniziato: ancora tre mesi e poco più e il debutto di Windows 8 sarà cosa fatta. Il colosso di Redmond ha rotto gli indugi confermando per il 26 ottobre la data di lancio del suo attesissimo nuovo sistema operativo. Per averlo basterà acquistare o la classica scatola a scaffale o un nuovo computer (desktop, notebook o tablet) con il software precaricato o procedere all'aggiornamento dalle vecchie versioni di Windows secondo i termini già comunicati da Microsoft (40 dollari per l'upgrade alla versione Pro da XP, Vista e 7 e 14,99 dollari comprando un nuovo pc Windows 7 entro il 31 gennaio prossimo).

A turbare quello che in tanti, a partire dal Ceo Steve Ballmer, hanno battezzato come l'annuncio tech dell'anno – e una delle svolte più importanti per la storia di Microsoft - è però arrivata la notizia secondo cui la Commissione Antitrust della Ue ha confermato di voler estendere anche al nuovo Windows l'inchiesta inerente i browser. Per capire, in poche parole, se anche "Otto" permette - come previsto dalle indicazioni stabilite dalle autorità alla concorrenza di Bruxelles - l'installazione e l'utilizzo di programmi di navigazione di altri fornitori.

Il cosiddetto "Ballot Screen", e cioè l'opzione che permette all'utente di selezionare il browser preferito slegandosi dal vincolo di utilizzare quello di Microsoft (Internet Explorer ), è tornato di strettissima attualità nei giorni scorsi dopo che il commissario Joaquin Almunia ha ripreso per le orecchie la multinazionale americana, rea di non aver implementato su tutti i pc degli utenti Windows 7 il tool in questione come previsto dall'accordo triennale firmato con l'organismo antitrust europeo.

L'intervento della Ue su Windows 8 e Windows RT (la versione dedicata ai computer basati su architettura di processore Arm) è parte integrante della nuova inchiesta che potrebbe portare a una nuova multa per il colosso di Redmond ma nasce da più lontano. E precisamente da quando (il maggio scorso) prima Mozilla e poi Google hanno bussato alle porte della Commissione per spiegare come Microsoft stesse impedendo l'esecuzione di Firefox e Chrome in ambiente Windows RT.

Da quanto si apprende dalle agenzie, l'azione dell'antitrust su Windows 8 sarà finalizzato inoltre a capire le modalità di funzionamento dei browser concorrenti con l'interfaccia Metro e quelle di accesso alle Api (Application programming interface) necessarie solo al programma di navigazione integrato di default nel nuovo sistema operativo.

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