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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2012 alle ore 14:02.

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Ci sono le smart city e tutti i progetti (molti sulla carta) ad essi relativi per migliorare la vita di cittadini, comunità e di chi lavora; c'è l'Agenda Digitale e tutto il seguito di azioni di cui si aspettano i piani attuativi. E ci sono realtà, italiane, che dell'innovazione hanno fatto una missione applicando sul campo quelle tecnologie che da mesi farciscono i buoni propositi di esponenti istituzionali e non.

In occasione dell'ultimo Smau qualcuna di questa realtà era presente (allo stand di Cisco) con soluzioni che hanno già trovato sbocco nelle imprese private o presso enti pubblici. Na-If, per esempio, è una società romana che ha sviluppato a partire dal 2009 un omonimo tavolo multimediale (Na-If sta per "Natural Interfaces") la tecnologia multitouch e la capacità di riconoscimento dei gesti. La sua ultima evoluzione, Na-If Desk 2012 (costo nell'ordine dei 18mila euro), dispone di uno schermo da 55 pollici ed è capace di supportare 32 tocchi simultanei per la fruizione di contenuti digitali (video, immagini, file audio) unicamente in modalità tattile.
Il punto di forza di questo strumento pensato per applicazioni rivolte al consumatore/cittadino o turista/visitatore ma anche ad ambienti professionali - spaziando dalla domotica al mondo del retail, da quello della progettazione 3D all'ambito della meteorologia e della video sorveglianza - è la facilità di interazione. Qualità che fa pendant con le funzioni gestionali e di monitoraggio in remoto della piattaforma software creata su codice open source.

Altra dote di Na-If, inoltre, è quella di potersi collegare, attraverso apposita icona, con un tablet o uno smartphone (su cui va installata l'applicazione gratuita Naif Connect) per condividere documenti. Il tavolo si trasforma quindi in un "ecosistema" in cui tutti i device presenti nel suo spazio sono in rapporto "pear-to-pear" tra di loro per lo scambio di informazioni.

Del tutto personalizzabile in funzione delle applicazioni che vi girano sopra, si appoggia a livello infrastrutturale agli apparati di rete intelligenti di Cisco e fra le aziende che l'hanno adottato c'è Alitalia, che lo usa per gestire il proprio piano operativo allo scalo aeroportuale di Fiumicino.
Scuole, business center ed aziende sanitarie sono invece i destinatari di una soluzione, sviluppata da Smart sfruttando le tecnologie di telepresenza del colosso del networking californiano, che rispetto alle classiche lavagne interattive aggiunge la possibilità di attivare videoconferenze in alta definizione. Direttamente dal pannello, tramite interazione tattile o con apposita penna stilo, si può cioè collaborare in tempo reale tra diverse sedi per condividere contenuti, pagine Web (la Smart Lim è connessa a Internet) e documenti di vario genere.

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