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Questo articolo è stato pubblicato il 07 febbraio 2013 alle ore 20:49.

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Il mercato dei personal computer italiano piange, perdendo nel complesso l'11,7% in unità e il 19,8% in valore, quello dei pc a tavoletta continua invece a dimostrarsi in ottima salute, crescendo del 30,9% in volumi e e del 12,7% in fatturato. L'istantanea è di Sirmi, che nel fotografare l'andamento del settore "Pc Client" nel quarto trimestre ribadisce una tendenza ormai nota.

Notebook e desktop, sia professionali che consumer, hanno sofferto e stanno tutt'ora soffrendo una flessione di domanda particolarmente significativa, con punte negli ultimi tre mesi dell'anno passato superiori per quasi tutti i segmenti al 10 per cento.

Netbook e tablet sono invece i due estremi del mercato del computing nazionale. I primi sono di fatto spariti, con un consuntivo per tutto il 2012 di 133mila unità vendute (di cui meno di 3mila nell'ultimo quarto) e un giro d'affari di 25,7 milioni di euro, per una discesa (a valore e a volumi) nell'ordine dell'83% rispetto al 2011. I secondi, invece, hanno superato la barriera dei 2,1 milioni di pezzi su base annua (701mila il dettaglio da ottobre a dicembre) per un fatturato superiore agli 808 milioni di euro (in crescita del 72,5%) e rappresentano un terzo esatto del totale di computer venduti in Italia nel 2012. Che secondo Sirmi sono stati 6,6 milioni abbondanti, in frenata dell'1,1% rispetto ai dodici mesi precedenti.
Dalla spirale della crisi si salvano a livello di volumi spediti solo le workstation, ma parliamo di un segmento che incide solo per lo 0,6% (circa 41mila unità anno).

Notebook (in cui rientra anche la nuova categoria degli ultrabook) e desktop pagano invece dazio registrando contrazioni molto pesanti nel quarto trimestre soprattutto in fatto di ricavi e la conseguenza è quella di un settore che chiude l'anno in negativo dell'1,4% a livello di unità e dell'1,8% a livello di fatturato (sceso a 2,9 miliardi di euro). Nonostante il boom dei tablet. Meglio dovrebbe andare nel 2013, per cui Sirmi stima una crescita annuale complessiva del comparto del 9% circa, in ragione di un ulteriore incremento dei tablet, condizionata positivamente dal mondo professionale, pari al 50 per cento.

Pc a tavoletta più pc tradizionali: nel mondo la Mela è davanti a tutti
L'accoppiata Apple-Samsung, infine, sale alla ribalta anche parlando di pc, o più esattamente del macro settore che comprende sia i tradizionali desktop e notebook/ultrabook che i tablet. I dati raccolti in quest'ottica da Canalys dicono infatti che la casa di Cupertino svetta nella classifica relativa al quarto trimestre 2012 con una quota di mercato cumulata del 20 per cento. Apple deve ringraziare la grande accoglienza riservata dagli utenti all'iPad mini, che avrebbe contribuito per circa la metà delle consegne di tavolette contabilizzate nel periodo, e centra il traguardo dei 27 milioni di device spediti nel complesso nell'ultimo periodo dell'anno passato. Solo 15 milioni, per contro, i pc venduti rispettivamente da Hewlett Packard e Lenovo, che si collocano rispettivamente in seconda e terza posizione della speciale classifica.

Alle spalle dell'azienda californiana e di quella cinese, che primeggiano nei computer convenzionali, c'è Samsung, la cui forte accelerazione nei tablet (7,6 milioni le unità spedite, la quasi totalità a piattaforma Android) le ha permesso di scavalcare Dell (scesa a volumi del 19% in un anno a quota 9,7 milioni di unità). Per il gigante coreano il quarto trimestre si è concluso con un totale di 11,7 milioni di dispositivi immessi sul mercato e una market share del 9%. E Microsoft? Il tablet Surface, secondo Canalys, non ha venduto più di 720mila esemplari (in versione RT) da fine ottobre a tutto dicembre scorso, catturando il 3% delle vendite.

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