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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2013 alle ore 08:53.

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Gary Kovacs (Epa)Gary Kovacs (Epa)

BARCELLONA - Tra Google e Apple, con Microsoft e BlackBerry in che lottano per una posizione, ecco Firefox OS. Ieri sera Mozilla ha presentato il nuovo sistema operativo per smartphone di fascia bassa in collaborazione con una lunga fila di operatori telefonici, tra cui Telecom Italia. È una delle novità principali del Mobile World Congress 2013 che apre oggi a Barcellona. Mozilla lo aveva annunciato un anno fa, ora entra nel merito illustrandone le caratteristiche e accompagnando al sistema operativo un negozio digitale dedicato (Firefox marketplace).

Nel corso del 2013 arriveranno i primi telefoni con a bordo il nuovo sistema operativo. Saranno realizzati da Alcatel, Lg e Zte, mentre in un secondo momento entrerà in gioco anche Huawei. In vendita da giugno, a partire da Brasile, Colombia, Ungheria, Messico, Montenegro, Polonia, Serbia, Spagna e Venezuela. L'obiettivo è entrare nel mercato dei telefonini che possono sfruttare le potenzialità di internet restando entro prezzi decisamente contenuti, intorno ai 100 euro.

Firefox OS risponde alla filosofia di Mozilla, dedicata alla promozione del web aperto. Nel caso del sistema operativo, ovviamente open source, questo si tradurrà nella valorizzazione delle web app in antitesi al modello delle applicazioni native. Quest'ultime sono quelle dei negozi digitali più popolari, come Apple, Google e Microsoft, dove i programmi devono essere scaricati sul dispositivo e gli sviluppatori devono scrivere applicazioni diverse in base all'ecosistema stando alla spartizione dei ricavi imposta dalle piattaforme. Sono sistemi chiusi: si scaricano via internet ma non viaggiano sul web.

Firefox OS metterà invece a disposizione applicazioni scritte con il linguaggio del web, html 5 in primis. Saranno on demand, utilizzabili una sola volta senza download. Le funzioni di ricerca permetteranno di trovare le applicazioni in rete: cercando informazioni su un artista tra i risultati ci saranno anche le canzoni da acquistare o ascoltare in streaming, i biglietti per i concerti e così via. Il progetto di Mozilla prevede che le web app possano avere un'integrazione profonda con l'hardware e le sue principali funzioni, come giochi, mappe, messaggi.

Gli operatori telefonici si troveranno ad avere un ruolo di primo piano. Sono parte del progetto, oltre a Telecom Italia, America Movil, China Unicom, Deutsche Telekom, Etisalat, Hutchison, Kddi, Kt, MegaFon, Qtel, SingTel, Smart, Sprint, Telefonica, Telenor, Telstra, Tmn e VimpelCom.

Nel caso di Telefonica, tra i primi a entrare nel progetto, la partnership prevede che Mozilla offra le tecnologia web mentre l'operatore lavora sull'integrazione di questa tecnologia con l'hardware, sull'esperienza utente e sui servizi. Non solo. Le applicazioni potranno essere a pagamento e tra le modalità di fatturazione possibili ci sarà anche quella che prevede il pagamento con il traffico telefonico della sim. Questo garantisce un maggiore controllo agli operatori, che da anni lamentano lo strapotere dei colossi del web. Alla conferenza stampa di presentazione era presente Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia. L'operatore italiano è parte dell'iniziativa e si è detto molto interessato al suo sviluppo, anche se non ci sono ancora dettagli sul debutto di Firefox OS in Italia.

Qualche settimana fa Mozilla aveva lanciato Keon e Peak, due telefoni a disposizione degli sviluppatori. Le applicazioni scritte per Firefox OS saranno disponibili anche in altri sistemi operativi: al momento un'anteprima del marketplace è disponibile su Firefox per Android.

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