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Questo articolo è stato pubblicato il 01 maggio 2013 alle ore 17:55.
Il prossimo sistema operativo iOs 7 è in ritardo: dovrebbe arrivare in anteprima a giugno soltanto per gli sviluppatori software durante la conferenza Wwdc, ma slittano i tempi previsti sulla tabella di marcia. La versione definitiva sarà pronta entro settembre prima che Apple apra il sipario sui progetti incubati nei mesi precedenti.
Sono voci riportate dall'agenzia di stampa Bloomberg che conferma un'evoluzione nel design sotto la supervisione di Jonathan Ive, senior vice president di industrial design di Apple. Il colosso guidato da Tim Cook affronta profondi cambiamenti interni rispetto al periodo della leadership di Steve Jobs.
Gli interventi su iOs
Jonathan Ive vuole abbandonare nel software i limiti nel design dello scheumorfismo che richiama in modo diretto oggetti del mondo fisico: ad esempio una busta da lettere bianca in rilievo rispetto allo sfondo rappresenta l'icona per accedere alla posta elettronica. Ive, invece, ha deciso di superarne le barriere. In particolare, riporta Bloomberg, il suo impegno è rivolto alle applicazioni per gestire email e calendario. Le modifiche, però, hanno allungato i tempi anche a causa di una maggiore collaborazione fra i team del software e dell'hardware.
Inoltre iOs deve confrontarsi con i rivali. Android introduce continui aggiornamenti nel design. Conquistano spazio Windows Phone 8 tra gli smartphone e, per i tablet, Windows 8 e Windows Rt. Ha appena debuttato anche il sistema operativo BlackBerry 10.
I traguardi
In precedenza a dirigere l'evoluzione di iOs era Scott Forstall: è uno sviluppatore software e ha salito i gradini dell'azienda fino a guidare la progettazione del sistema operativo iOs. Era un sostenitore dello scheumorfismo e voleva avvicinare gli utenti con metafore intuitive che permettessero di orientarsi subito in iOs. Ive, invece, è un designer e ha lavorato a fianco di Steve Jobs fin dal suo ritorno in Apple nel 1997: con il suo team ha contribuito a ogni salto in avanti del gruppo di Cupertino.
In questo momento pesa anche sulle spalle di Ive il bisogno di rilanciare l'immagine di Apple che ha rallentato dopo anni ininterrotti di accelerazioni. L'altro volto pubblico nel recupero della competitività è quello di Eddy Cue: lontano dai riflettori coordina lo sviluppo delle mappe che registrano consistenti miglioramenti dopo la debacle iniziale. A cambiare rispetto al passato è inoltre il coordinamento fra i team. Aumentata la collaborazione interna per costruire iOs 7. Finora, invece, la centralizzazione e la separazione erano state più incisive come da tradizione aziendale. È diventata leggendaria la gara fra il team dell'Apple II e la squadra che progettava il Mac: la rivalità fu incoraggiata da Steve Jobs per alimentare la creatività.
Una rete di meeting locali
L'attenzione verso iOs e l'ecosistema delle applicazioni software è enorme. I biglietti per partecipare alla conferenza Wwdc dedicata agli sviluppatori sono finiti in due ore. E le vendite hanno influenzato la decisione di lanciare in futuro incontri sul territorio chiamati Tech Talks.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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