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Questo articolo è stato pubblicato il 02 maggio 2013 alle ore 07:44.

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Facebook amplia i confini e supera la soglia di 1,11 miliardi di utenti attivi nel mondo con un aumento del 23% rispetto a un anno fa. La strategia mobile first ripaga: il 30% del fatturato nell'ultimo trimestre deriva da inserzioni pubblicitarie visualizzate su dispositivi mobili. È un traguardo raggiunto attraverso le sperimentazioni per capire gli interessi degli utenti e coinvolgerli nei suoi spazi. Che costruiscono una simbiosi con le applicazioni software di Apple e Google.

La trimestrale
Dodici mesi fa Facebook si era appena affacciata al business degli smartphone, ma oggi è quel settore a fare la differenza. I risultati dei primi tre mesi dell'anno, presentati ieri dalla società, mostrano che i ricavi hanno superato le attese del mercato: rispetto al primo trimestre del 2012 sono saliti del 38%, a 1,46 miliardi di dollari, 0,02 miliardi più delle aspettative. Lo scorso anno, nel primo trimestre, i ricavi del gigante dei social network avevano invece segnato 1,06 miliardi di dollari. Nel primo trimestre utili a 219 milioni, 14 più dell'anno prima. Una nota negativa per Zuckerberg: i ricavi per utente rispetto al quarto trimestre del 2012 sono scesi da 1,54 dollari a 1,35 dollari (complessivamente, i ricavi negli ultimi mesi dell'anno scorso erano stati più elevati: 1,58 miliardi di dollari).

Focus mobile
Il 40% delle apps più redditizie su iOs e Android ha avviato una campagna promozionale nel social network. È un risultato annunciato da Sheryl Sandberg, chief operating officer di Facebook, dopo la pubblicazione degli ultimi dati trimestrali. E rivela quanto la rete sociale online sia diventata un terreno fertile per la visibilità delle apps: nelle arene affollate dei negozi di applicazioni gli sviluppatori software possono faticare a trovare attenzione se il loro progetto non entra presto nel passaparola degli utenti. È un'esigenza vitale soprattutto per le startup.

Il pubblico di fotoamatori
Instagram, il social network acquisito da Facebook oltre un anno fa, resta un capitolo aperto: gli inserzionisti vorrebbero maggiori spazi sull'applicazione software per modificare fotografie che ha superato 100 milioni di iscritti ed è sbarcata sul web. Ma devono attendere. Anzi Instagram conserva un'autonomia rispetto a Facebook grazie anche alle capacità di Kevin Systrom che ha avuto l'intuizione di lanciarla per rispondere alle sue necessità di trovare uno strumento rapido e accessibile da smartphone.
Di recente in Gran Bretagna l'Enterprise and Regulatory Reform Act ha ottenuto il Royal Assent: è un provvedimento che semplifica il riutilizzo delle immagini condivise nelle reti sociali online quando non è possibile identificarne il titolare dei diritti. E riduce le barriere per la diffusione anche su blog e siti web.

Le sfide da superare
Le rilevazioni della piattaforma pubblicitaria del social network indicano un rallentamento negli Stati Uniti e in alcune nazioni europee. Il compito di convincere gli utenti a restare entro i suoi confini è affidato anche alla famiglia di applicazioni Facebook Home, ad esempio con gli album fotografici e le conversazioni nelle chat. Le webradio sono un tassello importante della strategia. La rete sociale online di Menlo Park deve confrontarsi inoltre con le dimensioni raggiunte dal rivale Google+.

La frontiera mobile
I 751 milioni di utenti del social network da dispositivi mobili sono uno spazio centrale per lo sviluppo di Facebook: aumentano del 54% rispetto a un anno fa. E saranno una cartina di tornasole per capire l'efficacia della strategia mobile first. Un nodo centrale è nelle alleanze con le società specializzate nell'analisi dei dati generati dagli utenti e nella gestione di campagne pubblicitarie in un contesto più complesso e meno esplorato come la fruizione dai display di smartphone, tablet, laptop, ultrabook. Quella dei big data risulta una sfida decisiva per la crescita di Facebook tanto che ha ampliato il suo team interno di data scientist.

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