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Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2013 alle ore 17:45.

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Thorsten HeinsThorsten Heins

Per la nuova BlackBerry l'obiettivo, al di là delle dichiarazioni di circostanza improntate al miglioramento dell'esperienza d'uso degli utenti, è uno solo e strettamente legato ai risultati finanziari e borsistici della compagnia: riguadagnare posizioni in un mercato, quello degli smartphone, che oggi vede la casa canadese (dati Gartner) catturare una misera fetta del 3 per cento del mercato globale.

Ad Orlando, in occasione del BlackBerry Live 2013, l'azienda ha cercato – Ceo Thorsten Heins in testa – di dire al mercato che la strada per tornare ai fasti del passato è stata intrapresa (anche se il percorso che attende la società, a detta dello stesso numero uno, è difficile e ancora lungo) attraverso una serie di annunci che hanno toccato sia la sfera dei dispositivi che quella dei servizi mobili e delle piattaforme software.

La strategia di prodotto
Heins ha parlato di solide basi per aspirare al "come back" di cui sopra e le novità presentate a partner, media e clienti sono, almeno quantitativamente e sulla carta, di rilievo. Dal nuovo smartphone destinato ai mercati emergenti (il BlackBerry Q5) alla la futura disponibilità di BlackBerry Messenger per dispositivi Apple iOs e Android, dall'introduzione della nuova soluzione di social engagement Bbm Channels fino all'aggiornamento del BlackBerry Enterprise Server versione 10.1 (con nuove funzioni di sicurezza e gestione remota dei terminali) e alla release 3.0 dell'Enterprise Instant Messaging (per comunicare in totale sicurezza con gli apparecchi BlackBerry in ambienti Microsoft Lync e Office Communication Server o Ibm Lotus Sametime).
In un anno la "cura" Heins ha per lo meno cambiato le prospettive – poco incoraggianti all'inizio del 2012, con gli azionisti a premere per la vendita di alcuni asset – e ridato fiato alle speranze che il nuovo sistema operativo BlackBerry 10 possa essere la chiave per invertire una tendenza che rimane al momento negativa, sia sotto il profilo dei risultati di vendita che di quello del valore del titolo sui listini azionari.

La questione delle app
Fra le critiche mosse dagli utenti alla nuova piattaforma spicca quella che riguarda le applicazioni disponibili nel catalogo virtuale di BlackBerry frutto del porting (operato dagli sviluppatori) di programmi già esistenti per la piattaforma Android. Oltre ad essere circa il 20 per cento di un totale di circa 120mila, numero ribadito in persona Heins, alcune di queste app non funzionerebbero a dovere sui nuovi device BB10. E sarebbero poco gradite, ma è un eufemismo, agli utilizzatori finali.
Un motivo in più, fanno notare in tal senso gli analisti, per cui BlackBerry dovrà accelerare ulteriormente sullo sviluppo di app native per il suo ecosistema. Negli ultimi quattro messi sono 50mila le nuove app che hanno popolato lo store. Il gap con l'universo iOS e Android appare incolmabile mentre il raffronto con quello dei Windows Phone è incoraggiante: solo 145mila, infatti, le applicazioni finora caricare da Microsoft nel suo negozio per i telefonini di Nokia, Htc e pochi altri vendor.

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